SINJAVSKIJ, Andrej Donat'evič

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)

SINJAVSKIJ, Andrej Donat'evič

Cesare G. De Michelis

Scrittore e saggista russo, nato a Mosca l'8 ottobre 1925. Diplomatosi all'istituto Gor'kij di Mosca, i suoi saggi storico-letterari lo fecero conoscere, all'inizio degli anni Sessanta, come uno dei più preparati e acuti critici della nuova generazione sovietica. Sotto il profilo scientifico, restano particolarmente significativi il volume Poezija pervych let revoljucii (1964, "La poesia dei primi anni della rivoluzione", scritto in collaborazione con A. Men'sutin) e la Predislovie ("Prefazione") alla raccolta delle poesie di B. Pasternak, cui si era legato di amicizia fin dal 1957 (1965; trad. it. La poesia di Pasternak, in: B. Pasternak, Poesie inedite, Milano 1966), nonché i molti contributi apparsi sulla rivista Novyj mir. Ma, contemporaneamente, S. coltivava in segreto una corrosiva vena narrativa, che si manifestò nei racconti e romanzi apparsi in Occidente sotto lo pseudonimo di A. Terc: Sud idet (1959, trad. it. Compagni, entra la corte, Milano 1960), Gololedica (1961, trad. it. La gelata, ivi 1962), Ljubimov (1963, trad. it. Lubimov, ivi 1965). Quando le autorità sovietiche identificarono nel misterioso l "Terc" il brillante critico moscovita (assieme a un altro esportatore di manoscritti, N. Aržak, - autore tra l'altro di Govorit Moskva, 1960, trad. it. Qui parla Mosca, ne L'espiazione, Milano 1966 - identificato in un noto traduttore, Ju. Daniel), ne scaturì un processo celebrato all'inizio del 1966, in cui S. venne condannato a sette anni per attività antisovietica (Daniel ebbe cinque anni, per lo stesso reato). Si conoscevano nel frattempo altre opere pubblicistiche di S., Čto takoe socialističeskij realizm (trad. it. Che cos'è il realismo socialista, Roma 1967), V zaščitu piramidy (trad. it. In difesa della piramide, Milano 1967), un graffiante pamphlet contro Evtušenko, scritto nel 1965 per Novyj mir, e Mysli v rasploch (trad. it. Pensieri improvvisi, Milano 1967), una serie di meditazioni eticoliriche che rivelavano le profonde matrici mistiche da cui nasceva, anche, l'avversione di S. per la contemporanea realtà sovietica. Scontata la pena, ebbe la possibilità di emigrare; dal 1974 si è stabilito a Parigi. Qui ha pubblicato Golos iz chora (trad. it. Una voce dal coro, Milano 1975), un libro impregnato della sua difficile e traumatica esperienza umana e culturale.

Bibl.: A. Ginzburg, Libro bianco sul caso Daniel-Sinjavskij, Milano 1967.