Androgeno

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

androgeno

Stefania Azzolini

Ormone sessuale steroideo. Gli androgeni si dividono in androstenedione e testosterone e sono prodotti a partire dal colesterolo in un processo biosintetico che vede prima la conversione del colesterolo in progesterone e poi di questo in androgeni. Come gli altri ormoni di natura steroidea, gli androgeni modificano l’espressione di geni specifici, legandosi a recettori intracellulari. Prodotti dalle cellule interstiziali (anche dette cellule di Leydig) dei testicoli e dalla corticale del surrene, gli androgeni, assieme agli estrogeni, hanno un ruolo determinante nello sviluppo e nel controllo del comportamento riproduttivo e sessuale, ma anche nella crescita e nel differenziamento morfologico. Nel maschio, androstenedione e testosterone sono responsabili dello sviluppo, nell’embrione, dei caratteri sessuali primari, ossia pene, vescicole seminifere, epididimo, vasi deferenti. In seguito, durante la pubertà, conducono alla comparsa dei caratteri sessuali definiti secondari come la crescita dei peli e della barba. Oltre a queste funzioni strettamente legate al comportamento sessuale, essi contribuiscono alla sintesi proteica e, nello specifico, alla sintesi delle proteine miofibrillari determinando nel maschio, rispetto alla femmina, un accrescimento superiore della muscolatura. La produzione e la secrezione di androgeni è indotta dall’ormone follicolo-stimolante FSH, e dall’ormone luteinizzante LH. Tali ormoni, a loro volta, sono rilasciati dall’ipofisi anteriore in seguito all’azione dell’ormone rilasciante le gonadotropine GnRH, prodotto dall’ipotalamo, e sul quale gli androgeni esercitano un meccanismo di feedback negativo.

Ormoni e meccanismi dell’azione ormonale

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