Anfióne (o Anfìone) di Cnosso. - Scultore attivo ad Atene (metà 5º sec. a. C.); scolaro di Ptolico e autore di una quadriga bronzea dedicata dai Cirenei in Olimpia, con la figura di Batto incoronato dalla personificazione della Libia e con la ninfa Cirene che teneva le briglie dei cavalli. Fu maestro di Pisone.
Figlio di Acestore, fu scultore come suo padre, che aveva fatto la statua di Alessibio, vincitore nel pentatlo (Paus., VI, 17, 4). Lavorò in Atene verso la metà del sec. V a. ANFIONE di Cnosso in Creta, e fu scolaro di Ptolico che veniva dalla scuola di Critio (Paus., VI, 3, 5). Pausania (X, 15, 6) ...
anfïònio agg. [dal lat. Amphionius, gr. ᾿Αμϕιόνιος]. – Relativo al mitico Anfione; estens., letter., di Tebe, della Beozia: Guidò a’ ludi i garzoni, o alle carole L’anfïonie fanciulle (Foscolo).