Àngela da Foligno, beata

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Mistica (Foligno 1248 - ivi 1309), detta magistra theologorum; circa il 1285 ebbe la sua "conversione"; poi, morti in breve (intorno al 1288) la madre, il marito e i figli, venduti i beni ed entrata, tra la fine del 1290 e gli inizî del 1291, nel terz'ordine francescano, si diede a stretta penitenza e a intense opere di carità (specie con i lebbrosi); fu ammirata da molti, tra cui, per primo, Ubertino da Casale. Non sembra prendesse parte attiva alle dispute tra francescani, benché simpatizzasse con gli spirituali non eterodossi. Notevole e significativa la sua devozione all'Indulgenza della Porziuncola anche nel 1300. Le esperienze di A. da lei narrate, tra il 1292 e il 1296 circa, a frate Arnaldo da Foligno, sono raccolte nel Liber sororis Lelle de Fulgineo, de tertio ordine Sancti Francisci detto anche Liber de vera fidelium experientia, nonché in altre relazioni e in lettere, e costituiscono una vera dottrina, che, se risente l'influsso di s. Bonaventura, dei Vittorini e di altri, non è però priva di una sua originalità: dall'imitazione di Cristo crocifisso l'anima sale per gradi allcon Cristo, alla conoscenza e all'amore di Dio-Trinità in una unione con l'"Ognibene" che il linguaggio umano non riesce ad esprimere. Il culto fu approvato nel 1701. Festa, 4 gennaio.

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