ANGELI, Angelo

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

ANGELI, Angelo

Livio CAMBI

Chimico, nato il 20 agosto 1864 a Tarcento, morto il 1° giugno 1931 a Firenze. Studiò a Padova e Bologna, laureandosi nel 1891. Conseguita la libera docenza, fu nominato nel 1897 professore di farmaceutica a Palermo. Nel 1905 passò a Firenze, insegnandovi prima farmaceutica, poi chimica organica. Scienziato di fama mondiale, fu eletto membro dell'Accademia di Upsala e del comitato d'onore della Deutsche Chemische Gesellschaft.

La sua opera, estesasi per oltre un quarantennio, è fra le più significative della chimica moderna. Le sue ricerche sono fondamentali per vasti capitoli dei composti azotati, dei composti organici.

Esordiva nel 1893 con gli sludî sull'azione dell'acido nitrico e nitroso sui composti organici non saturi; recava contemporaneamente sviluppi ragguardevoli alla chimica delle canfore. L'opera sua culmina nel 1896 con la scoperta della nitroidrossilammina (acido nitroidrossil-amminico), le cui scissioni lo condussero al riconoscimento del radicale HNO instabile, che denominava nitrossile, prevedendone le molteplici reazioni, attuate con somma maestria sperimentale, e costituendo così un'opera che è classica (v. anche aldeidi: Proprietà chimiche generali, n. 4, II, p. 276). Dalla nitroidrossilammina, e dalle indagini sui composti azotati ed ossigenati organici, prevedeva e confermava (1910-1912) la struttura asimmetrica degli azossicomposti, e ricostruiva ampliandolo in modo inatteso l'intero capitolo di queste sostanze (v. azocomposti, V, p. 707). Le ricerche sugli azossicomposti portavano anche a nuovi sviluppi della chimica dei diazocomposti. L'opera di A. si estese inoltre a sostanze organiche naturali: alla santonina, ai pirroli e indoli, e sono soprattutto note le indagini sulle melanine, pigmenti animali, che recarono alla interpretazione chimico-biologica della loro genesi. Ebbe anche profonde e fertili visioni teoriche generali sui composti aromatici disostituiti, sulle catene non sature, che le ricerche e le teorie elettroniche odierne avvalorano.

Le sue ricerche fondamentali si compendiano nelle cinque successive monografie riassuntive: Sopra alcuni composti ossigenati dell'azoto (1906); Azione degli acidi nitroso e nitrico sull'indolo e sul pirrolo (1911); Sulla costituzione degli azossi-composti (1916); Le analogie di comportamento tra alcuni derivati del benzolo ed i corrispondenti derivati della serie alifatica (1924), Ricerche e considerazioni sopra la struttura dei diazocomposti (1930). Queste monografie, eccettuata l'ultima apparsa poco prima della morte, vennero tutte tradotte in tedesco e pubblicate nella Ahrens Sammlung (Stoccarda).

Bibl.: L. Cambi, in Gazzetta chimica, XIII, fasc. 8.

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