BRUNETTI, Angelo

Enciclopedia Italiana (1930)

BRUNETTI, Angelo (detto Ciceruacchio)

Pio Spezi

Nato di umile famiglia, in Roma nel 1800, visse nel popolare quartiere che sta fra il Tevere e la via Ripetta, nella strada che ora da lui si denomina via Angelo Brunetti. Esercitò il mestiere di carrettiere di legna; fu laborioso e agiato, eloquente e ardito, affermando tra il popolo una superiorità tribunizia, specialmente nei primi due anni del pontificato di Pio IX. Infiammato dalle idee liberali, si pose a capo di tutte le dimostrazioni popolari in favore del papa italiano e patriota, cooperando a diffondere per l'Italia l'entusiasmo romano per Pio IX; non senza, tuttavia, che su di lui gravi il fondato sospetto di aver avuto mano, conniventi lo Sterbini e il principe di Canino, nell'assassinio di Pellegrino Rossi.

Nel breve periodo della Repubblica romana del '49 si adoperò con rara energia alla difesa della città, e il 3 luglio, caduta Roma in mano dei Francesi, si unì con gli animosi che seguirono Garibaldi attraverso l'Umbria, S. Marino e la Romagna per raggiungere Venezia ancora in armi contro l'Austria. Tentata invano la via di mare, sorvegliata dalla crociera austriaca, la schiera, che si assottigliava sempre più, si sbandò per volontà dello stesso condottiero. Il drappello di Ciceruacchio (composto di otto persone fra le quali anche il tredicenne figlio di lui Lorenzo) fu catturato dagli austriaci nell'osteria Chiarelli e condotto a Ca' Tiepolo, il 10 agosto; dopo un sommario interrogatorio gli otto furono fucilati a tarda notte del 10 agosto stesso sulla riva del Po, presso il passo che unisce Ca' Tiepolo con Ca' Venier; i cadaveri furono ivi seppelliti presso il fiume in otto fosse; le ossa furono poi raccolte in una cassa e trasportate nel '66 nella chiesa di Ca' Venier e finalmente il 30 aprile 1879 portate a Roma. Nel 1907 è stato innalzato al B. e al figliolo Lorenzo in Roma, presso il Ponte Margherita, un monumento in bronzo, opera dello Ximenes.

Bibl.: T. Tommasoni, Schizzo biografico di A. B. detto Ciceruacchio, popolano di Roma, Roma 1847; G. B. Savon, Necrologia di Angelo Brunetti tribuno del popolo romano, Livorno 1879; R. Giovagnoli, Ciceruacchio e Don Pirlone, Roma 1894.

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