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ANGELO da Pietrafitta

di Anna Maria Luzietti - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
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ANGELO da Pietrafitta

Anna Maria Luzietti

Nato a Pietrafitta o ad Aprigliano (Cosenza), entrò ancor giovane nell'Ordine francescano dei frati minori "dell'Osservanza", dedicandosi alla scultura in legno sulla tradizione di fra, Umile da Petralia - Soprana caposcuola degli artisti francescani meridionali, dei quali - pur continuandone l'espressione realistica e coloristica innovò il gusto arcaicizzante nella rappresentazione del Crocifisso attraverso un addolcimento del modellato.

Dopo un presumibile periodo di minore attività nelle chiese francescane della Calabria (il Gallo ne riconosce una prima affermazione nel Crocifisso di Pietrafitta), al 1682 circa va riportata la presenza di A. nel Lazio, dove eseguì un Crocifisso per il convento di Subiaco ed un altro per il convento di Carpineto, certamente però sotto la guida di un "maestro" da identificare (Neri) in fra, Stefano, un fratello laico siciliano di Piazza Armerina, dalla tendenza del quale ad una rappresentazione oggettiva del vero A. dovette ben presto distaccarsi per una maggiore sensibilità mistica infusa nella pur esatta riproduzione anatomica. Da solo eseguì infatti il Crocifisso del convento di Piglio ultimato nel maggio del 1686 (recentemente distrutto) e nello stesso anno (Neri) quello della chiesa di S. Francesco a Ripa, a Roma (p. Ludovico da Modena).

Per gli anni immediatamente successivi può soltanto avanzarsi l'ipotesi di una attività in Calabria, peraltro con le riserve dovute alla presenza di uno stile e di un metodo, invalsi tra i numerosi artisti religiosi calabresi dell'epoca e tali da rendere ardua l'attribuzione di opere quali quelle della chiesa di Tavema, della chiesa di Corigliano Calabro, della chiesa di S. Marco Argentano, ecc. Così pure in Lucania, regione nella quale giunse di certo in ritardo l'entusiasmo dei francescani per le figure della Passione e del Crocifisso, è incerta l'attribuzione ad A. dei Crocifissi di Forenza e di Stigliano, ascrivibili all'età più tarda o alla mano di quei discepoli autori forse dei gruppi lignei che altrove circondano spesso i suoi Crocifissi.

In seguito l'attività di A. è documentata in Puglia, presumibilmente dal 1693 (sulla stregua dell'assunzione alla carica del Provinciale di S. Niccolò delle Puglie, padre Gregorio da Lequile) all'epoca della morte avvenuta in Calabria poco prima del 1699. In questo periodo, secondo la tradizione, scolpì circa trenta Crocifissi, o quanto meno ne impostò l'esecuzione, nella scia della fama procuratagli da quello del convento di Lequile (p. Bonaventura da Lama); così quello nella chiesa- francescana della Annunziata a Ostuni, quello di S. Antonio di Bari, quello di S. Giovanni di Dio a Taranto, quello di Martina Franca e quelli di Presicce e di Francavilla Fontana a lui costantemente attribuiti; opere, queste dei periodo pugliese - come pure i gruppi lignei di S. Caterina a Galatina e di S. Francesco a Manduria -, che rivelano ancora le migliori caratteristiche di spontaneità contemplativa di frate Angelo.

Fonti e Bibl.: Roma, Arch. del Convento di S. Francesco a Ripa, P. Ludovico da Modena, Cronaca della Riforma dal 1519al 1722.Fondazione dei Conventi,Ms. 99, v0l. I, p. 245; p. Bonaventura da Lama, Cronaca dei Minori Osservanti Riformati della Provincia di S. Nicolò,Lecce 1724. I, p. 38; II, p. 255; p. Benedetto Spila, Memorie storiche della Provincia Riformata Romana, I,Roma 1890, p. 194; G. Gallo, Scultori in legno del sec. XVII: Frate Angelo da Pierafitta. in Brutium,XIV.6 (1935), p. 111; D. Neri, Scultori Francescani del Seicento in Italia,Pistoia 1952, pp. 133-167.

Vedi anche
artista Il termine, che definisce chiunque eserciti un’arte, ricorre nella letteratura artistica, dal 14° al 18° sec., parallelamente a quello di artefice (artifex). La definizione di artefice, di origine più antica, comprende il senso della perizia tecnica del mestiere, altrettanto importante dell’idea nella ... Bari Comune della Puglia (116,1 km² con 325.052 ab. nel 2007), capoluogo di provincia e di regione. La città, situata a 5 m s.l.m. sull’Adriatico, allo sbocco della cosiddetta Terra di Bari, è costituita dalla città vecchia, antico nucleo sorto fra due insenature falcate, dove si trovano i più importanti ... Pistoia Città della Toscana (236,8 km2 con 89.418 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. Si trova al limite settentrionale della pianura dell’Ombrone pistoiese, compresa fra l’Arno a S, il Monte Albano a O e le pendici dell’Appennino a N e a E. L’abitato è costituito da un nucleo più antico racchiuso entro il ... angelo Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in connessione con l’Oltretomba) venne usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico ...
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pietrafitta
pietrafitta (o 'piètra fitta') s. f. (pl. pietrefitte o piètre fitte). – In paletnologia, denominazione usata in Italia come sinon. di menhir.
àngelo
angelo àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose...
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