COLONNA, Angelo Michele

Enciclopedia Italiana (1931)

COLONNA, Angelo Michele

Wart Arslan

Pittore, nato, sembra, a Ravenna (Como) circa il 1600, morto nel 1687. Allievo, fino al 1632, del Dentone, si attenne a Parma, nella vòlta di S. Alessandro, a quella severa concezione prospettica; ma, come figurista, nell'oratorio di San Rocco a Bologna (1626), mostrò di derivare dal caraccismo, non senza contatti col Cavedoni. Nel 1631 lavorava a Modena. Morto il Dentone, si unì ad Agostino Mitelli, insigne quadraturista, portando a quelle architetture, più complesse di quelle dentoniane, allegorie e gruppi, putti e velarî, ghirlande di fiori e festoni di frutta. Dopo un soggiorno a Roma vediamo i due soci decorare, dopo il 1636, tre sale di Palazzo Pitti. Dalla pittura romana, dal cortonismo, il C. deriva le gamme chiare di colore, oltre che il singolare gioco dei panni; come si vede anche nella Delizia estense di Sassuolo e nel palazzo reale di Genova, col motivo dei satiri adagiati sui timpani, ripreso poi dal Tiepolo. Del 1654 circa è la decorazione della cappella del Rosario in S. Domenico a Bologna, opera che forse soffre della sua stessa opulenza. Nel 1659 i due artisti si recano in Spagna; nel 1660 il Mitelli vi muore. Il C. ritorna a Bologna nel 1662, e si unisce all'Alboresi, seguace del Mitelli; dei due artisti è la vòlta di S. Bartolomeo. Le ultime opere soffrono della soverchia collaborazione.

Bibl.: M. Oretti, Ms. B 112 della Bibl. Com. di Bologna (Testamenti di A. M. C. e di Agostino Mitelli); C. Campori, Gli artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi, Modena 1855, p. 308; M. H. Bernath, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912 (con bibl.); S. De Vito Battaglia, Note su A. M. C., in L'Arte, XXXI (1928), p. 13 segg.

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