SIKELIANÒS, Angelo

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

SIKELIANÒS, Angelo (῎Αγγελς Σικελιανός)

Filippo Maria PONTANI

Poeta greco, nato a Leucade nel 1884. Per l'ampiezza dell'ispirazione, l'ardenza del respiro lirico, il pindarico slancio delle immagini, è considerato il maggiore poeta greco dopo la morte del Palamàs.

Attraverso la "coscienza" della Terra, della stirpe, della donna, della fede, della creazione personale (Πρόλογος στὴ Ζωή, Prologo alla vita), si andò rafforzando in lui, insieme al panismo, una religiosità metaconfessionale (sincretismo di orfismo e cristianesimo, Demetra e Maria, Dioniso e Cristo, ecc.), mentre il soffio segreto della creazione fu ancora glorificato oltre il dolore (Μητέςα Θεοῦ, Madre di Dio), e taluni valori perenni della grecità trovarono celebrazioni epico-liriche (Πάσχα τῶν ‛Ελλήνων, Pasqua dei Greci). Il matrimonio con l'americana Eva Palmer Cotland, preziosa collaboratrice, gli facilitò la realizzazione del "sogno delfico": la creazione d'un istituto vòlto all'affratellamento dei popoli (Università delfica, Unione delfica, rappresentazioni eschilee a Delfi). L'aspetto di vate assunto dal S. si ripresentò in nuovo senso durante l'ultima guerra: i suoi canti, ebbero risonanze profondissime nei cuori oppressi, greci e stranieri (P. Éluard). Nell'ultimo S., che ha cercato anche nel teatro una diretta comunicazione con le folle, un nuovo prepotere di ideali cristiani ha approfondito il mondo di ellenica bellezza con valori di "verità", col vissuto sentimento della charitas.

Tutta l'opera lirica del poeta è stata ora ordinata in tre volumi: Λυρικὸς βίος (Vita lirica, Atene 1947).

Drammi: ‛Ο τελευταῖος ὀρϕικὸς διϑύραμβος ἢ ὁ διϑύραμβος τοῦ ῥόδου (L'ultimo ditirambo orfico o il ditirambo della rosa, Atene 1932); ‛Ο Δαίδαλος στὴν Κρήτη (Dedalo a Creta, ivi 1943); Σιβύλλα (Sibilla, ivi 1944); ‛Ο Χριστὸς στή ‛Ρώμη (Cristo a Roma, ivi 1946). Gl'ideali delfici sono enunciati in varî opuscoli (p. es. Plan général du mouvement Delphique, Parigi 1930). Fra i traduttori e divulgatori dell'opera del S. sono da ricordare i francesi R. Levesque e O. Merlier. L'americano Paul Nord tradusse nel 1944 i Canti acritici ('Ακριτικά).

Bibl.: Una bibliografia completa (comprendente 1368 voci) delle opere del Sikelianòs, delle traduzioni e della critica relativa è stata redatta da G. Catsimbalis (Atene 1946).