BESANT, Annie

Enciclopedia Italiana (1930)

BESANT, Annie

Vittorio Vezzani

Il nome di questa donna singolare è legato indissolubilmente all'attività svolta dalla Società teosofica dopo il 1907. La B. nacque a Londra il 1° ottobre 1847 da W. Page Wood. Di natura esuberante, di pronto ingegno, si slanciò in vie diverse, impegnandovisi sempre a fondo, costretta però ogni volta a cambiare rotta sotto il duplice assillo delle delusioni esteriori e delle accresciute esigenze interiori. Intorno ai vent'anni sposò il reverendo Frank Besant e ne ebbe due figli; ma delusa dal matrimonio, assalita da dubbî religiosi sempre più incalzanti, attraversò una grave crisi di coscienza, che la condusse, nel 1873, alla rottura del matrimonio e la fece sboccare nell'ateismo nel 1874, allorché incontrò Charles Bradlaugh, direttore del giornale ateistico The National Reformer. Guadagnata quindi alla causa del socialismo, affrontò, come organizzatrice di masse, processi e attacchi violenti. Sollecitata a scrivere una recensione della Dottrina segreta di Elena P. Blavatsky, ne rimase ammaliata e, abbandonata ogni precedente attività, s'immerse completamente nel campo della teosofia e dell'occultismo, dal quale trasse nuovamente una fede. La conoscenza personale della Blavatsky la decise a entrare nella Società teosofica, da quella fondata insieme con l'Olcott, e la sua straordinaria attività la fece ben presto emergere, tanto che alla morte della fondatrice (1891) le succedette, non senza contrasti, nella direzione della sezione esoterica, e, alla morte dell'Olcott (1907), fu eletta presidente a vita della società. Prima e dopo la sua elezione, per l'atteggiamento da lei assunto in varie circostanze, la B. provocò in seno alla società ripetute crisi e scissioni. La nuova rotta da lei seguita culminò nella profezia della venuta sulla terra dell'Istruttore mondiale e nella presentazione del giovane indiano Krishnamurti, nel quale tale Istruttore si sarebbe incarnato. La sua instancabile attività ora è divisa fra la politica (in senso parzialmente antagonistico alle tendenze separatistiche indiane) e l'organizzazione della Società teosofica.

Fra i suoi lavori di varia importanza nel campo della teosofia sono da menzionare i seguenti, editi tutti a Roma: The Seven Principles of Man (1892); An autobiography (1893); The building of the Kosmos (1894); Death and after (1895); In the Outer Court (1897); The ancient Wisdom (1897); Four Great Religions (1897), Esoteric Christianity (1901); Thought Power (1901); A Study in Consciousness (1904); The coming of the World Teacher (1925), ecc. In collaborazione con C.W. Leadbeater pubblicò Occult Chemistry (1909); Man, Whence, How and Whither (1913) ed altri lavori. I periodici da lei diretti dall'inizio della sua attività teosofica furono: Lucifer, The Theosophist, Central Hindu College Magazin, The Adyar Bulletin, The Goung Citizen, New India, United India.

Bibl.: Schuver, A. B., Lipsia 1907; X, Mrs A. B., 3ª ed., Madras 1919; per una bibliografia completa sino al 1924 v. Besterman, Bibliography of A. B., Londra 1924.

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