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ANOMURI

di Angelo Senna - Enciclopedia Italiana (1929)
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ANOMURI (dal gr. ἄνομος "abnorme" e οὐρά "coda", per l'asimmetria dell'addome nelle forme più differenziate)

Angelo Senna

Sottordine di Crostacei Decapodi, istituito nel 1837 da H. Milne Edwards come un gruppo di transizione fra i Macruri e i Brachiuri. La composizione ch'esso ebbe in origine lo rendeva oltremodo eterogeneo, e infatti, oltre agl'Ippidi e ai Paguridi, che sono veri Anomuri e che fino dal 1825 il Latreille aveva giustamente distinti dai Macruri riunendoli nella sezione Anomali, il Milne Edwards vi avea compreso i Dromidi, i Raninidi e gli Omolidi, i quali meglio si collocano fra i Brachiuri, e per contrapposto aveva escluso i Galateidi che appartengono ai primi. Malgrado queste discordanze, il sottordine Anomuri fu adottato in seguito dal Dana e poi dal Henderson, secondo le vedute di H. Milne Edwards, ma con l'aggiunta dei Galateidi; mentre la maggioranza degli studiosi, seguendo il De Haan e poi il Boas, ridussero gli Anomuri o Anomali - le voci si considerano equivalenti - in limiti più ristretti e naturali, quali risultano dall'unione dei Paguridi coi Galateidi e con gli Ippidi.

I caratteri principali che distinguono gli Anomuri dagli altri Decapodi sono i seguenti: lo scudo ha la fronte non unita all'epistoma; l'ultimo segmento toracico è indipendente e con lo sternite atrofico o mobile. L'addome è piegato su sé stesso o sugli sterniti toracici o infine avvolto a spirale, molle, asimmetrico e riparato in conchiglie o altri ricoveri; eccezionalmente l'addome è lungo e disteso all'indietro. I membri toracici o pereiopodi sono sempre privi di esopodite, il 1° paio è provvisto di chele, il 2° e il 3° sono monodattili, il 5° è gracile, meno sviluppato dei precedenti e mai ambulatorio. Durante lo sviluppo la metazoea ha le tre paia di massillipedi forcuti ed atti al nuoto.

Il sottordine degli Anomuri è posto dopo i Macruri e prima dei Brachiuri in quelle classificazioni che ripartiscono i Decapodi in 3 sottordini; una posizione pure intermedia è data agli Anomuri nella suddivisione dei Decapodi in Natantia e Reptantia in quanto, pur facendo parte di questi ultimi, essi precedono in ogni caso i veri Brachiuri. Contrariamente però a un'opinione molto diffusa gli Anomuri non costituiscono affatto un gruppo di transizione fra i Macruri e i Brachiuri; l'importanza che un tempo si attribuiva per es. ai Pylocheles e ai Ptychogaster, nonché a Paguridi abissali, a sostegno di essa, è venuta meno; presentemente, pur ritenendosi da alcuni che gli Anomuri non possano considerarsi un gruppo monofiletico, si è proclivi ad ammettere, in base ai dati paleontologici ed alle affinità zoologiche, che tanto gli Anomuri quanto i Brachiuri sono gruppi distinti e indipendentemente derivati dai Macruri Omaridei.

Gli Anomuri sono tipicamente marini, solo alcune forme (Coenobitidae) si sono adattate alla vita terrestre, pur visitando periodicamente il mare; una sola specie (Aeglea laevis) è d'acqua dolce. Allo stato adulto essi sono ben tonici, reptanti, diffusi in prevalenza nei mari temperati e caldi, frequentano le regioni litorali o a media profondità; parecchie specie sono abissali. Il loro aspetto è vario: i Litodidi e gl'Ippidi sono granchiformi, i Galateidi astaciformi; i Paguridi, i più differenziati per l'asimmetria e la riduzione dei pleopodi, riparano l'addome molle dentro conchiglie vuote di gasteropodi o in altri ricoveri e offrono esempî di commensalismo assai interessanti (v. paguri).

Classificazione. - Sottordine Anomura sive Anomala.

1ª tribù: Paguridea. - Famiglia Pylochelidae: addome simmetrico con tergiti normali; genere Pylocheles, P. Miersii dell'Oceano Indiano, ricovera l'addome in internodî di bambù sommersi; generi Parapylocheles, Chiroplatea, esotici e batibici. Famiglia Paguridae: addome per lo più asimmetrico, molle, avvolto a spirale, protetto da una conchiglia o altro riparo. Molti generi, fra i quali Eupagurus, Paguristes, Clibanarius, Pagurus, Diogenes e Calcinus, ricchi di specie, vivono anche nel Mediterraneo. Famiglia Coenobitidae: genere Coenobita, con poche specie esotiche, in parte adattate alla vita terrestre; genere Birgus, B. latro delle isole del Pacifico, è terrestre, arboricolo. Famiglia Lithodidae: hanno corpo granchiforme e irto di spine, che rammenta le nostre Granceole (Maia), con i generi: Lithodes, Neolithodes. Il genere Hapalogaster è capostipite della sottofamiglia omonima.

2ª tribù: Galatheidea. - Famiglia Aegleidae, costituita dal solo genere Aeglea, A. laevis dell'America del Sud, vive nelle acque dolci. Famiglia Uroptychidae: corpo simmetrico, astaciforme; generi: Uroptychus (Diptychus), Chirostylus (Ptychogaster). Famiglia Galatheidae: addome piegato al disotto, simmetrico: natatoia codale bene sviluppata. I generi Galathea, Galathodes, Munida, ricchi di specie litorali e batibiche, sono pure rappresentati nel Mediterraneo. Famiglia Porcellanidae: aspetto granchiforme per lo scudo corto e largo e l'addome ripiegato sotto il corpo. Generi Porcellana, Petrolisthes, entrambi con numerose specie, il primo vive anche nel Mediterraneo, il secondo è delle regioni tropicali.

3ª tribù: Hippidea. - Famiglia Hippidae: aspetto granchiforme, periopodi allargati ed atti a scavare la sabbia; generi Hippa, Remipes, Mastigochirus, tutti esotici. Famiglia Albuneidae: differiscono dai precedenti per il 3° massillipede provvisto di esopodite. Vivono nella sabbia e respirano mediante un tubo formato dalle lunghe antennule; generi Blepharipoda, Albunea, entrambi con poche specie; A. Guerinii è del Mediterraneo (v. decapodi).

Bibl.: H. Milne Edwards, Histoire naturelle des Crustacés, II, Parigi 1837; P. A. Latreille, Familles naturelles du Règne Animal, Parigi 1825; W. de Haan, in Ph. Fr. von Siebold, Fauna Japonica, Crustacea, Leida 1850; J. D. Dana, Crustacea, in U. S. Explor. Expedit., Philadelphia 1850; J. E. V. Boas, Studier over Decapodernes Salgtskasbforhold, in Vidensk. Selskab. Skrifter, VI, i, Copenaghen 1880; J. R. Henderson, Anomura collected by H. M. S. Challenger, Edimburgo 1888; A. E. Ortmann, Klassen und Ordmungen der Arthropoden, Crustacea Anomura, Lipsia 1905; inoltre le varie pubblicazioni di A. Milne Edwards, ed. E. Bouvier sui Crostacei trovati nelle spedizioni del Blake, Travailleur, Talisman e del Principe di Monaco dal 1893 al 1917.

Vedi anche
Crostacei Classe (subphylum per alcuni autori) di Artropodi, a respirazione branchiale o tegumentale, con due paia di antenne e vario numero di appendici articolate, tipicamente bifide. Presentano un esoscheletro chitinoso, spesso calcificato e vivacemente colorato, suddiviso in un numero vario di segmenti articolati, ... conchiglia Involucro più o meno resistente e sviluppato, che sta a difesa del corpo dei Molluschi e dei Brachiopodi. È una secrezione del mantello che avvolge tutto o in parte il corpo, oppure può essere ridotta di mole, e nascosta nello spessore del mantello. La materia che compone la conchiglia è distribuita ... Gasteropodi Classe di Molluschi; la più numerosa del phylum, con oltre 80.000 specie diffuse in tutte le regioni del globo. Per molti caratteri si connettono agli Anfineuri, da cui sembrano derivati. Hanno una tipica organizzazione asimmetrica (fig. 1), proveniente dalla metamorfosi di forme embrionali simmetriche; ... Mare Mediterraneo Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), con una profondità media di 1430 m e una massima, presso le coste sud-occidentali del Peloponneso, ...
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    Sottordine di Crostacei Decapodi dall’aspetto granchiforme o astaciforme, con addome ripiegato su sé stesso o avvolto a spirale, asimmetrico, molle, per cui l’animale usa ripararlo in gusci di conchiglie o altro; eccezionalmente l’addome può essere disteso. Il primo paio di zampe ambulatorie è provvisto ...
Vocabolario
anomuri
anomuri s. m. pl. [lat. scient. Anomura, comp. di anomo- e -ura (v. -uro1)]. – Sottordine di crostacei decapodi, quasi tutti marini, con aspetto di granchio o di gambero; l’addome è ripiegato su sé stesso o avvolto a spirale, asimmetrico,...
pagùridi
paguridi pagùridi s. m. pl. [lat. scient. Paguridae, dal nome del genere Pagurus «paguro»]. – In zoologia, famiglia di crostacei decapodi anomuri a cui appartengono i paguri.
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