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ANOSMIA

di Giovanni Mingazzini - Enciclopedia Italiana (1929)
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ANOSMIA (dal gr. ἀ[ν] privativo e ὀσμή "olfatto")

Giovanni Mingazzini

Si chiama anosmia la perdita completa del potere olfattivo. Se sono abolite solo alcune delle proprietà della percezione olfattiva si parla di anosmia parziale, che è quantitativa, quando il soggetto ha perduto la capacità di graduare gli odori; qualitativa, quando ha perduto il potere di differenziare un odore dall'altro; tonale, quando non sa più distinguere gli odori piacevoli dai disgustosi. L'anosmia può essere unilaterale o bilaterale. Essa si riscontra nell'isteria, in genere unilaterale. Si ha poi in tutti i processi morbosi a carico del sistema nervoso, che ledano la via olfattoria in un punto qualsiasi del suo decorso, dalle terminazioni periferiche dei nervi olfattorî fino alla corteccia cerebrale della zona olfattoria.

Le anosmie periferiche dipendono in grandissimo numero di casi da alterazioni della mucosa nasale (riniti acute e croniche, ozena, atrofia senile, ecc.). Anosmie per interruzione della via olfattoria possono verificarsi per lesioni traumatiche, per compressione degli organi olfattorî nella fossa cranica anteriore da uno stravaso emorragico, dall'idrocefalo, da tumore, ecc.

Per mettere in rilievo se vi è o no anosmia si procede all'esame dell'olfatto con diverse sostanze odorose di prova (olio essenziale di rose, tintura di muschio, timolo, assa fetida): si avvicina la sostanza aromatica ad una narice del soggetto in esame, mentre l'altra narice si tiene chiusa. Si dovrà domandare al paziente se avverte o no l'odore. Se lo avverte, se è piacevole o sgradito, se egualmente intenso nei due lati, di che odore si tratta. Sono stati ideati anche degli olfattometri per misurare l'acutezza olfattiva, ma in pratica non sono necessarî.

Vedi anche
olfatto Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori. Fra i Mammiferi si distinguono specie con olfatto molto sviluppato (animali macrosmatici) e altre con olfatto meno fine (animali microsmatici). L’uomo appartiene alla seconda categoria; ciò nonostante l’olfatto riveste per la specie ... disosmia In patologia, qualunque alterazione, temporanea o permanente, del senso olfattivo. Per specificare la mancanza dell’olfatto o la sua diminuzione si parla rispettivamente di anosmia e iposmia; il termine cacosmia indica l’abnorme sensazione di odori cattivi. ozena Malattia delle fosse nasali caratterizzata da un profondo e diffuso processo di suppurazione che esita in atrofia e che coinvolge la mucosa e, in un secondo tempo, anche il periostio e le pareti ossee delle cavità nasali. Da queste ultime emana un fetore particolare provocato da un accumulo delle secrezioni ... odore La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata. chimica 1. Generalità Sono state proposte molte teorie dell’odore; tutte hanno in comune l’obiettivo di correlare le strutture molecolari con le caratteristiche olfattive delle sostanze odorose. ...
Altri risultati per ANOSMIA
  • anosmia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Perdita, mono- o bilaterale, dell’odorato. Patologia frequente, l’a. viene generalmente percepita dal paziente solo quando è bilaterale, e molto spesso viene confusa con l’ageusia. Il deficit olfattorio può essere svelato facendo annusare sostanze particolarmente forti, ma non irritanti, alle due narici ...
  • anosmia
    Enciclopedia on line
    Perdita dell’olfatto, per lesioni delle vie o dei centri olfattivi. È passibile di valutazione con l’olfattometria.
Vocabolario
anosmìa
anosmia anosmìa s. f. [comp. di an- priv. e -osmia]. – Nel linguaggio medico, perdita dell’olfatto per lesioni delle vie o dei centri olfattivi.
osfreṡiologìa
osfresiologia osfreṡiologìa s. f. [comp. del gr. ὄσϕρησις «odorato, olfatto» e -logia]. – Nel linguaggio medico, lo studio della funzione olfattiva e dei disturbi olfattorî (anosmia, iposmia, iperosmia, disosmia); lo stesso che osmologia....
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