Antiferromagnetismo

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In fisica, comportamento magnetico di determinate sostanze (per es., il MnO) nelle quali, a differenza di quanto avviene in quelle ferromagnetiche, i momenti magnetici elementari si ordinano in sottoreticoli compenetrantisi, ciascuno dei quali comprende momenti elementari disposti in entrambi i versi possibili della direzione di magnetizzazione. La suscettività magnetica di una sostanza antiferromagnetica, non molto elevata e a zero tendente allo zero assoluto, assume un valore massimo in corrispondenza di una determinata temperatura, caratteristica della sostanza e detta punto di Néel. Una teoria dell’a. fu formulata da J.H. van Vleck nel 1941; una conferma sperimentale fu data da C.G. Shull nel 1949.

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