Dóni, Anton Francesco. - Scrittore (Firenze1513 - Monselice1574). Spirito inquieto e curioso, ingegno versatile e bizzarro, fu autore prolifico. Sua opera maggiore sono I marmi (1553).
Vita. Frate servita, abbandonò nel 1540 l'ordine per trasformarsi in prete secolare. Peregrinò per l'Italia settentrionale (Genova, Alessandria, Pavia, poi Milano, dove strinse amicizia con nobili signori, infine Piacenza, dove frequentò i corsi di giurisprudenza); fu poi a Roma e di qui tornò a Firenze, ove aprì una stamperia con poca fortuna. Dopo altri vagabondaggi, si fermò a Venezia dove fu tra i primi componenti dell'Accademia Pellegrina con il nome di Bizzarro. Si ritirò poi a Monselice dove visse solo e in modo stravagante fino alla morte.
OperePolemizzò con L. Domenichi e soprattutto con l'Aretino e scrisse moltissimo, in versi e in prosa, sui più svariati argomenti (Dialoghi della musica, Libraria prima e seconda, Pistolotti amorosi, La Zucca, I Mondi e soprattutto Le lettere). Opera sua principale sono I marmi (1553), in cui, fingendo di riferire i discorsi tenuti da gente seduta a chiacchierare presso i "marmi" di Santa Reparata a Firenze, il D. rappresenta la vita intellettuale, morale, sociale del suo tempo, combatte vizî e superstizioni, precorre idee sociali e dottrine scientifiche moderne. Per suggestione dell'Elogio della pazzia di Erasmo, amò chiamarsi "pazzo", e su questa autodefinizione insisté a lungo come sul più alto riconoscimento d'una fervida nobiltà d'ingegno, inquieta e perplessa dinanzi all'umana stoltezza e all'universale infelicità.
Nato a Firenze nel 1513, fu novizio presso il convento servita fiorentino della SS. Annunziata e ne uscì nel 1540 per iniziare un pellegrinaggio attraverso varie città italiane, alla ricerca (vana) di un mecenate. Rientrato a Firenze, nel 1546-47 aprì una tipografia, cercando senza successo l’appoggio ...
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 41 (1992)
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. Volpe che lo dice discendente dal poeta Salvino, sodale di Dante, il DONI, Anton Francesco traccia un'ironica genealogia, in parte fantasiosa, ...
Letterato (Firenze 1513 - Monselice 1574). Nelle Librarie (Venezia 1580, 14) esprime il suo sincero e profondo amore per Doni, Anton Francesco, " lume della nostra patria, per mille lingue e mille penne messo nei cieli ", poeta " che ha onorato e illustrato la patria... per mille e mille secoli ". Nella ...
Nacque a Firenze sui primi del 1513 da un forbiciaio; fu presto servita, col nome di Fra Valerio; poi lasciò l'abito di frate per prender quello di prete secolare; e andò peregrinando per l'Italia settentrionale, fermandosi a Piacenza per studiarvi legge. Nemmeno questo studio convenendogli, cercò servizio ...
francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa francesco (D’Annunzio). ◆ Avv....
antoniano agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio e più spesso a un santo di nome Antonio: sermoni antoniano, e libreria, tipografia antoniano, con riferimento a s. Antonio da Padova; Accademia antoniano, accademia napoletana così chiamata dal...