Webern, Anton

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Musicista (Vienna 1883 - Mittersill, Salisburgo, 1945). Inizialmente influenzato dai romantici tedeschi, come Schumann, Brahms, Wagner, Wolf, oltre che da Mahler e Strauss, W. fu poi attratto dalla personalità e dalla concezione musicale di Schönberg, applicando con rigore alla propria musica i principi della tecnica dodecafonica. Sotto la diretta influenza di Schönberg nacquero i Lieder op. 3 (1907), poi nel 1908 la Passacaglia op. 1, in cui rivelò la tendenza a sottolineare certi valori sonori caratterizzati da una particolare struttura contrappuntistica che sarà poi tipica della sua maturità.

Vita

Allievo di G. Adler a Vienna, ove nel 1906 si laureò in musicologia con una tesi sul Choralis Constantinus di H. Isaak, dal 1908 studiò composizione con A. Schönberg, al quale rimase profondamente legato per tutta la vita, collaborando con lui dal 1918 per l'organizzazione dei concerti della Verein für musikalische Privataufführungen. Da Schönberg tra l'altro ricevette l'impulso determinante per la scelta della carriera di compositore. Fu a contatto con i più autorevoli esponenti del movimento espressionista e tra il 1908 e il 1920 fu maestro sostituto a Vienna, Teplitz, Danzica, Stettino e Praga, poi dal 1927 direttore stabile dell'orchestra di Radio Vienna. Legato al partito socialdemocratico austriaco, dopo l'Anschluss del 1938 visse in un isolamento quasi totale e durante l'occupazione nazista dell'Austria la sua musica fu proibita come "arte degenerata". Rifugiatosi a Mittersill negli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale, fu ucciso per errore da un soldato americano.

Opere

La sua produzione comprende composizioni di dimensioni assai ridotte sia corali sia orchestrali e da camera. Tra esse: Quattro pezzi per violino e pianoforte op. 7 (1910); Tre piccoli pezzi op. 11 per violoncello e pianoforte (1914); Cinque canoni op. 16 (1924); numerose raccolte di Lieder per voce e pianoforte op. 12, per voce e strumenti op. 13, 14 e 15 composte tra il 1915 e il 1922; Trio per archi op. 20 (1927); Sinfonia op. 21 (1928); Quartetto op. 22 (1930); Concerto, op. 24 per nove strumenti (1934); Das Augenlicht per coro misto e orchestra op. 26 (1935); Variazioni op. 27 per pianoforte (1936); Quartetto op. 28 (1938); I Cantata per soprano, coro misto e orchestra op. 29 (1939); II Cantata per soli, coro e orchestra op. 31 (1941-43); numerose trascrizioni di composizioni di Bach, Schubert, Schönberg e Wolf.

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