Artaud ‹artó›, Antonin. - Scrittore, regista e attore francese (Marsiglia1896 - Ivry-sur-Seine 1948); aderente al surrealismo, se ne allontanò per frequentare la scuola di Ch. Dullin, esordendo come attore all'Atelier. Nel 1926 impostò un'attività teatrale autonoma con la fondazione/">fondazione del teatro Alfred Jarry (dove esordì come regista mettendo in scena una sua pochade) e con la elaborazione di alcuni manifesti teorici sul coinvolgimento dello spettatore. Per A. compito del teatro sarebbe scuotere e sconvolgere lo spettatore: il suo teatro della crudeltà intendeva appunto proporre uno spettacolo totale in cui fossero impiegati tutti i mezzi d'azione (luci, suoni, gesti, vicende, ecc.) atti a suscitare la partecipazione incondizionata dello spettatore. Nel 1935 assunse la direzione del Folies-Wagram e vi rappresentò il suo dramma Les Cenci. Una malattia mentale lo costrinse a vivere lontano dalla vita teatrale, ma scrisse ancora qualche saggio (tra cui il volume Van Gogh, le suicidé de la société, 1947). Tra le sue opere: Tric trac du ciel (1923); L'ombilic des lymbes (1925); L'art et la mort (1929); Les nouvelles révélations de l'être (1937). Ricca di notizie la sua Correspondance avec Jacques Rivière (1927) e notevoli le Lettres d'A. A. à J.-L. Barrault (post. 1952); fondamentale per il teatro Le théâtre et son double, 1938.
Artaud, Antonin (propr. Antoine Marie Joseph)
Scrittore, teorico, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896 e morto a Ivry-sur-Seine (Val-de-Marne) il 4 marzo 1948. Fu indagatore di dottrine esoteriche, sperimentatore di altre dimensioni del reale anche attraverso l'uso di droghe, ...
Scrittore, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896, morto a Ivry-sur-Seine il 4 marzo 1948. Fu tra i primi aderenti al surrealismo; diresse (1925) la rivista Centrale surréaliste; successivamente abbandonò il movimento (1927). Come attore cinematografico interpretò film di C. ...
antoniniano agg. e s. m. [dal lat. Antoninianus]. – 1. agg. Degli imperatori Antonini, in partic. di Caracalla in quanto si chiamò M. Aurelio Antonino: costituzione antoniniano, l’editto di Caracalla, col quale (212 d. C.) veniva estesa la cittadinanza...