GARGIULO, Antonino

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 52 (1999)

GARGIULO, Antonino (in religione Bonaventura)

Francesca Brancaleoni

Nato il 26 marzo 1843 a Sant'Agnello, presso Sorrento, da Vincenzo e Candida Scarpati, nel 1859 fu ammesso come novizio tra i cappuccini e assunse il nome di Bonaventura da Sorrento. Nel 1862 pronunciò i voti semplici e iniziò lo studio della teologia; poi si trasferì nella provincia romana, prendendo i voti solenni (1865) e terminando gli studi presso il convento di Tivoli. Ordinato sacerdote a Frascati il 17 marzo 1866, nel 1867 il G., insieme con altri confratelli, partiva per l'Inghilterra come missionario, destinato al convento di Chester, dove risiedette fino al 1870 quando, nel mese di agosto, fu richiamato in patria.

Dapprima si stabilì nella provincia romana, poi, dopo il 20 settembre, tornò a Sorrento. Eletto cappellano dell'ospedale del convento dei cappuccini di Sant'Agnello il 17 maggio 1871, ne fu anche guardiano, rettore della chiesa, definitore provinciale e quaresimalista.

Fin dal 1864, ancora studente di teologia a Tivoli, aveva iniziato l'attività pubblicistica con articoli apparsi nel periodico intransigente romano Il Divin Salvatore; in seguito collaborò con i periodici I Gigli a Maria, Fiori cattolici, Serto di Maria, La Carità, L'Osservatore cattolico.

Il G. scrisse anche alcune monografie: Vita di s. Agnello, abbate dei monaci benedettini (Sant'Agnello 1877); Sorrento, Sorrento sacra e Sorrento illustre (ibid. 1877); Quintilla o Napoli e Sorrento nelsecolo XVI (ibid. 1877); Michael. Trattazione biblica, dommatica, storica, morale (2ª ed., Napoli 1892). In questi scritti dette prova di tenacia, versatilità e grande precisione documentaria. Particolare attenzione riservò alla storia e all'attività dell'Ordine francescano, come attestano la nomina a vicedirettore del periodico milanese Annali francescani e la fondazione (1873) dell'Eco di s. Francesco, diffusa rivista bimestrale che il G. diresse per trentadue anni e della quale fu quasi sempre il solo compilatore.

Nel dar vita a questo periodico, il G. fu incoraggiato dall'arcivescovo di Sorrento, M. Ricciardi, che era su posizioni intransigenti. L'Eco, sulla stessa linea, risentì all'inizio delle contemporanee vicende politico-ecclesiastiche e dei difficili rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica; in seguito la rivista andò definendosi come foglio più specificamente religioso, portavoce della spiritualità francescana; nelle annate 1881-82 ampio spazio fu dedicato alla celebrazione del VII centenario della nascita di s. Francesco d'Assisi.

Numerosi furono i saggi dedicati dal G. allo studio del santo: si ricordano in particolare S. Francesco poeta e le sue poesie (Sant'Agnello 1883); S. Francesco predicatore (ibid. 1883); Il libro dei fioretti di s. Francesco (ibid. 1885); S. Francesco artista ovvero Gli artisti e l'arte sacra francescana (ibid. 1887); S. Francesco d'Assisi. Commento storico al c. XI del Paradiso dantesco (ibid. 1882); S. Francesco e l'Ordine francescano. Appunti, citazioni e date (4ª ed., ibid. 1882); S. Francesco nell'Italia meridionale, I-II (ibid. 1885-94); S. Francesco d'Assisi narrato da R. Bonghi e confutato (2ª ed., ibid. 1885). A s. Chiara, infine, il G. dedicò La gloriosa s. Chiara d'Assisi. Studio critico-storico-morale nel VII centenario della sua nascita (Napoli 1894). Altri titoli esaminavano la storia francescana in generale e quella dei cappuccini in particolare: Il paradiso serafico (Sant'Agnello 1888); S. Bonaventura alla Università di Parigi (ibid. 1884); S. Bonaventura e la sua dottrina (Napoli 1890); Il glorioso s. Lodovico, vescovo di Tolosa (ibid. 1897); Archivio storico e cronologico del convento dei cappuccini di S. Agnello di Sorrento (Sant'Agnello 1903); Il proto-convento ed i conventi cappuccini della città di Napoli (Napoli 1889); I cappuccini di Nola e Nola serafica (ibid. 1894); I cappuccini nella peste napoletana dell'anno 1656 (2ª ed., Sant'Agnello 1884); I cappuccini in Anversa (ibid. 1882); I cappuccini della provincia monastica di Napoli e Terra di Lavoro. Memorie storiche (ibid. 1879); Il cappuccino s. Lorenzo da Brindisi al cospetto di Napoli e dei Napoletani (ibid. 1881).

Dal 1878 al 1896, il G., che nel 1876 aveva fondato a Sant'Agnello la tipografia "all'insegna di s. Francesco d'Assisi", diresse e compilò, in gran parte da solo, un'altra rivista concepita con intenti edificanti, Stelle e fiori. Altri periodici da lui diretti furono La Strenna di fra Ginepro (1877-82); La piccola biblioteca delle anime pie (1879-95); La Strenna mensile del terziario francescano (1882-1904); La Pia Lega del suffragio sacerdotale, fondata nel 1888; Il III Centenario di T. Tasso (1894-95), foglio mensile nato nell'imminenza del centenario della morte del poeta sorrentino, al quale il G. aveva già dedicato il saggio T. Tasso, appunti e note (Napoli 1872). Del Tasso il G. difese l'ortodossia religiosa, riconducendo il suo pensiero al tomismo, in Il Tasso tomista nel poema del Mondo creato (ibid. 1895).

Il 18 marzo 1895 il G. fu nominato vescovo di San Severo e consacrato a Roma il 24 marzo. Ottenuto il regio exequatur il 15 marzo 1896, il successivo 26 aprile fece l'ingresso solenne nella diocesi. L'incarico di presule e il trasferimento in Puglia lo costrinsero a curare a distanza la compilazione dell'Eco di s. Francesco, la cui amministrazione affidò all'editore A. Festa di Napoli. Nello stesso 1896 egli fondò una nuova rivista da lui interamente redatta, L'Ape cattolica sanseverese.

Nel corso del suo episcopato, di cui sono documento le lettere pastorali, alcune delle quali pubblicate, il G. si preoccupò in primo luogo degli studi ecclesiastici: oltre a promuovere l'attività del seminario e a istituire una scuola catechistica per l'infanzia, fondò l'accademia filosofica dei Piccoli di s. Tommaso d'Aquino - a imitazione di quella sorrentina degli Umili di s. Tommaso di cui era stato socio fondatore - un'altra accademia di eloquenza sacra in onore di s. Giovanni Crisostomo. Dedicò alla storia della Chiesa pugliese la monografia Apulia sacra (I-II, Napoli 1900-02).

Il 13 febbr. 1900 Leone XIII, in riconoscimento dei servizi resi alla Chiesa, nominò il G. tra i vescovi assistenti al soglio pontificio. Soddisfazioni gli vennero anche dall'attività di studio per la quale, oltre a essere annoverato tra gli arcadi di Roma, ebbe come amici dotti uomini napoletani quali G.A. Galante, B. Capasso e G. Taglialatela.

Nonostante la progressiva cecità degli ultimi anni, il G. non cessò di lavorare. Tra le ultime opere si distinguono: Il Redentore, monografia su Gesù, apparsa inizialmente sull'Ape cattolica e poi pubblicata in volume (Napoli 1898); La corporea Assunzione di Maria al cielo. Tradizione e scuola francescana, diffusa dapprima sull'Eco e poi in un opuscolo a parte (ibid. 1902); La Corredentrice, piccola teologia mariana rimasta incompiuta, i cui primi capitoli furono pubblicati sull'Ape cattolica nel 1904. In precedenza, sempre in materia di culto mariano, aveva pubblicato I fiori a Maria (Napoli 1889).

Ritiratosi già da un anno presso il convento di Sant'Agnello, il G. si spense il 9 maggio 1904 per un'improvvisa infiammazione ai polmoni.

Fonti e Bibl.: Apollinaire de Valence, Bibliotheca fratrum minorum capuccinorum provinciae Neapolitanae, Romae-Neapoli 1886, pp. 68-72; Analecta Ordinis fratrum minorum capuccinorum, XX (1904), pp. 252-256; La Gerarchia cattolica, 1904, p. 211; 1905, p. 574; A. Zawart, The history of Franciscan preaching and of Franciscan preachers (1209-1927), in The Franciscan Educational Conference, IX (1927), p. 566; Beniamino da Sarno, Mons. B. G., in Italia francescana, VI (1931), pp. 300-307; M.T. Belgenio, Una rivista francescana nella seconda metà del sec. XIX, in Studi e ricerche francescane, II (1973), pp. 269-281; A. Illibato, Lettere inedite di mons. B. G. a mons. G.A. Galante, in Studi e ricerche francescane, VII (1978), pp. 179-191; Enc. cattolica, V, col. 1938; Dict. d'hist. et de géogr. ecclésiastiques, IX, coll. 810-812 (s.v. Bonaventure de Sorrente); Dict. de théologie catholique, XIV, col. 2419; Lexicon capuccinum, Romae 1951, coll. 664 s.

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