Mancini, Antonio. - Pittore italiano (
VitaSi formò a Napoli, dove si era trasferito nel 1865, alla scuola di
OpereMalgrado i due soggiorni a Parigi, rimase profondamente estraneo alle tendenze più attuali della pittura francese di allora, conservando sempre un forte legame con il naturalismo ottocentesco italiano e una predilezione per il quadro d'impianto seicentesco. All'attenta e commossa osservazione della vita popolare, segnata da un destino triste, con il quale il pittore s'identifica e che fu caratteristica delle sue prime opere (oltra al Prevetariello, lo Scugnizzo, L'Aia, Mesdag Museum; Autoritratto, Londra, National Gallery), subentra, nelle opere successive (ritratti di dame, autoritratti, strane figure in fantasiosi travestimenti), una maniera pittorica più agitata e focosa, con vivi sprazzi di luce, colori violenti, spesso deposti sulla tela in grumi e accese colate. Ulteriori sue ricerche (con l'inserimento di pezzi di vetro, stoffe e altri materiali sul quadro) confermano come egli sentisse la profonda crisi del naturalismo, pur non riuscendo a superarlo.