SCANDELLO, Antonio

Enciclopedia Italiana (1936)

SCANDELLO (o, alla latina, Scandellus o de Scandellis: non Scandelli), Antonio

Fabio Fano

Musicista, nato a Bergamo il 17 gennaio 1517, morto a Dresda il 18 gennaio 1580. Nel 1541 lo troviamo nella chiesa di S. Maria Maggiore di Bergamo come sonatore di cornetto: ivi era maestro di cappella certo Gaspar de Albertis il quale fu probabilmente suo insegnante. Nel 1547 andò a Trento nella cappella del cardinale C. Madruzzi, dove rimase fino a quando non lo condusse via seco (con altri 5 musicisti italiani) l'elettore Maurizio di Sassonia, col quale giunse nell'aprile 1549 a Dresda; quivi divenne strumentista di corte. Nel 1566 fu prescelto come aggiunto maestro di cappella accanto a Mattheus Le Maistre, e il 12 febbraio 1568 divenne titolare in quella carica che tenne fino alla morte.

Opere di S. pubblicate: Missa sex vocum super Epitaphium illustrissimi principis Mauritii (1553); Passion nach S. Johannes (1561); Primo libro delle canzoni napoletane a IIII voci (1566); Newe teutsche geistliche Liedlein mit 4 und 5 Stimmen (1568); Newe und lustige weltliche deutschen Liedlein (1570); Newe schöne auserlesene geistliche deutsche Liedermit 5 und 6 Stimmen (1575); II Libro delle canzoni napoletane a 4 e 5 voci (1577). Fra le varie composizioni manoscritte sparse in varie biblioteche tedesche ricordiamo un Mottetto: Christus vere languores, conservato a Zwickau, con l'indicazione: Ultima cantio Anthonii Scandelli qui 18 Januarii die vesperi hora 7 anno 80, aetatis suae 63 obiit. L'arte di S., pur recando tracce dello stile di A. Willaert e di C. de Rore, è pervasa da spirito protestante e risente specialmente l'influenza dei primi musicisti della Riforma: J. Walther e M. Le Maistre. Nelle canzoni napoletane, tuttavia, sentiamo il ricordo del melos italico; e nella citata Passione vi sono non pochi elementi che precorrono, sia pur da lontano, i capolavori bachiani.

Bibl.: Reinhard Kade, Antonius Scandellus (1517-1580). Ein Beitrag zur Geschichte der dresdener Hofkantorei, in Sammelbände der internationalen Musikgesellschaft, 1913-14, p. 535 segg. Questo saggio riassume e conferma i risultati delle ricerche precedenti, le più notevoli delle quali furono quelle di Otto Kade, Aktenstücke zu S., in Monatshefte für Musikgeschichte, IX, 251, 1877; Bibliografia delle opere (Ambros-Kade, V, p. xlviii, 2ª ed. 1889), Geschichte der Passion bis 1631 (1890-91), p. 190; mentre il saggio di Moritz Fürstenau, Die Instrumentisten und Maler Brüder de Tola und der Kapellmeister Antonius Scandellus, in Archiv für die sächs. Gesch., 1864 fu origine di molti errori.

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