ARATURA

Enciclopedia Italiana (1929)

ARATURA (fr. labourage; sp. aradura; ted. Pflügen; ingl. ploughing)

Igino Ambrosini

È il lavoro che si compie con l'aratro. L'aratura serve ad elaborare il terreno, a sminuzzarlo, a portare alla superficie gli strati che prima giacevano profondi, a mescolarne i vari strati, a distruggere le cattive erbe, a incorporare i concimi nel terreno, talora a ricoprire le sementi, a mantenere nella terra il più alto grado possibile di umidità, a sistemare la superficie del terreno in modo da renderlo confacente alle coltivazioni susseguenti o alle ulteriori lavorazioni. Le arature (o anche lavori) si dicono leggiere o superficiali, medie, profonde, a seconda che le profondità a cui giungono sono minori dei 10-12 centimetri, oscillano tra i 15 e i 25 centimetri o vanno oltre, sino ai 35-40 centimetri. Non vi sono però delimitazioni precise in queste classificazioni. Le arature profonde si dicono anche di rinnovo perché costituiscono l'inizio dell'avvicendamento delle colture. Per esempio nella classica rotazione od avvicendamento quadriennale (granoturco, frumento 1°, trifoglio, frumento 2°) si fa l'aratura profonda, o di rinnovo dopo il frumento 2° per preparare la coltivazione del granoturco; un'aratura leggiera o superficiale, o al più media dopo la raccolta del granoturco e un'aratura media dopo il trifoglio per preparare il teneno a ricevere nuovamente il frumento 2°.

Nell'aratura si considera la larghezza e la profondità del solco, il rivoltamento della fetta e la "rantumazione. La direzione dei solchi è di solito preferita nel senso della maggior lunghezza dei campi per evitare la perdita di tempo nelle voltate; viene orientata da nord a sud quando il terreno è sistemato a porche molto rialzate; sui terreni in pendio talora segue le curve di livello, talora la linea di maggior pendenza (rittochino).

La superficie del terreno arato può essere piana (e si ottiene rivoltando la terra sempre da una parte e usando generalmente aratri doppî); a prosoni, cioè a strisce di terreno larghe da 5 a 20 metri, limitate da solchi lateralmente; o a prose o porche, che sono strisce piü strette, talvolta ottenute soltanto da due solchi d'aratro. L'aratura piana permette una più facile ed uniforme irrigazione, dà luogo ad una vegetazione pure più uniforme, agevola l'uso dei mezzi meccanici di coltivazione. L'aratura a prose mette a disposizione delle piante seminate sul ciglio della prosa uno strato più alto di terra, diminuisce le cattive conseguenze delle acque stagnanti; d'altra parte rende inuguale la fertilitȧ della superficie dei campi, disuniformi le colture, disuguale lo spargimento dei concimi e delle sementi e malagevole l'uso delle macchine e la circolazione dei carri. L'aratura a prosoni, a seconda della loro larghezza, trae seco, più o meno, i vantaggi e gli svantaggi degli altri tipi. Si possono ottenere i prosoni arando in due modi: colmando o scolmando. Si opera colmando quando s'inizia il primo solco nel mezzo dell'appezzamento e si ritorna col secondo solco ribattendo il primo, cioè addossando la terra ribaltata dal secondo solco contro quella già ribaltata dal primo e così si continua sino a lasciare due solchi aperti ai lati. Si ara scolmando quando il lavoro s'inizia ai lati per finire nel mezzo del campo, dove termina lasciando aperto un solco.

Aratura meccanica. - In questi ultimi tempi ha assunto diffusione ed importanza grandissima. Si ara meccanicamente quando l'aratro è trainato, anziché da energia animale, da un motore, direttamente o per funi interposte, o quando tra l'aratro e la potenza motrice che ne determina l'avanzamento viene inserito un dispositivo che ne modifica la velocità e la forza di trazione. Si ha nel primo caso l'aratura meccanica a trazione diretta, e nel secondo quella a trazione indiretta o funicolare. Le macchine trainanti direttamente gli aratri sono le trattrici o trattori portanti motori a vapore (locomotive) o a scoppio; la trazione funicolare può trovare la potenza motrice tanto in macchine a vapore (locomobili o locomotive) quanto in motori a scoppio o elettrici o anche animali. In quest'ultimo caso si usano gli argani, per ridurre le velocità ed aumentare lo sforzo di trazione. Tra i varî sistemi funicolari si possono ricordare i due classici, quello Fowler con due locomotive e quello Howard con unico motore e fune girante intorno al campo (v. agricole, macchine).

TAG

Motori a scoppio

Motori a vapore

Granoturco

Frumento

Aratro