ARIETE IDRAULICO

Enciclopedia Italiana (1929)

ARIETE IDRAULICO (fr. bélier hydraulique; sp. ariete hidráulico; ted. hydraulischer Widder; ing. hydraulic ram)

Francesco Marzolo

Apparecchio (ideato da Montgolfier nel 1796) il quale utilizza l'urto, generato in una condotta d'acqua dalla rapida chiusura d'una valvola, per far salire una parte dell'acqua fino a un'altezza maggiore di quella che ha generato il movimento.

Lo schema di un ariete idraulico è indicato nella seguente figura. Dalla condotta d'arrivo, l'acqua defluisce attraverso la valvola a; fino a che questa, trascinata dalla velocità d'efflusso, repentinamente si chiude. Ciò determina una sovrapressione (colpo d'ariete) che provoca l'apertura d'una seconda valvola a′, attraverso la quale una certa quantità d'acqua entra quindi in un serbatoio d'aria, che regolarizza il flusso nella condotta premente. La valvola a si riapre, sotto l'azione d'una molla opportunamente regolata; e il ciclo di funzionamento dell'apparecchio ricomincia. Il funzionamento è quindi perfettamente automatico.

Una formula pratica (d'Aubuisson, Eydoux) proposta per il calcolo degli arieti idraulici è la seguente:

essendo Q la portata scaricata dall'apparecchio, q la portata sollevata, h l'altezza di carico a monte (al di sopra della valvola d'arresto a), h′ l'altezza di sollevamento (rispetto alla stessa valvola a). Il rendimento:

d'un ariete idraulico varia fra 0,4 e o,85 circa; aumentando col diminuire del rapporto

L'ariete idraulico si presta per piccoli impianti di sollevamento d'acqua, ad es. per uso potabile od agricolo, purché beninteso si disponga d'una certa caduta e d'una portata esuberante. Vi sono pure tipi di arieti idraulici atti a sollevare acqua distinta dall'acqua motrice; particolarmente acqua potabile, anche senza che l'acqua motrice lo sia.

Questi apparecchi sono notevoli per la loro semplicità di costituzione e perché al loro funzionamento basta una sorveglianza minima.