Schmidt, Arno

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Scrittore tedesco (Amburgo 1914 - Celle, Bassa Sassonia, 1979). Personalità assai discussa, propose testi provocatorî, talora utopistici, in cui la rivolta individuale contro ogni forma di prevaricazione umana si esprime attraverso un accanito sperimentalismo strutturale e formale. Esordì con Leviathan (1949; trad. it. 1995), chiaro e crudele riferimento alla tragedia nazista e al rischio di nuove esperienze d'irrecuperabile disumanizzazione. Seguì una serie di racconti e romanzi: Brands Haide (1951); Aus dem Leben eines Fauns (1953); Das steinerne Herz (1956); Die Gelehrtenrepublik (1957); Alexander oder was ist Wahrheit (1959; trad. it. 1964); Kühe in Halbtrauer (1964); Trommler beim Zaren (1966); Die Schule der Atheisten (1972); Abend mit Goldrand (1975); Julia oder die Gemälde (post., 1983). Di notevole interesse anche la sua produzione saggistica (Belphegor, 1961; Sitara und der Weg dorthin, 1963; Der Triton mit dem Sonnenschirm, 1970), in cui si colloca anche Zettels Traum (1970), straordinario romanzo-saggio su E. A. Poe.

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