LANG, Arnold

Enciclopedia Italiana (1933)

LANG, Arnold

Jean Strohl

Zoologo svizzero, nato il 18 giugno 1855 a Oftringen (Argovia), morto il 30 novembre 1914 a Zurigo. Allievo di Carlo Vogt (Ginevra) e di Ernesto Haeckel (Jena), fu assistente alla Stazione zoologica di Napoli dal 1879 al 1885. Durante quel tempo preparava la classica monografia Die Polycladen (Fauna und Flora des Golfes von Neapel, monogr. XI, Lipsia 1884). Dal 1886 al 1889 fu professore straordinario a Jena, poi ordinario all'università e al politecnico di Zurigo fino al 1914. Nel 1908 il Haeckel lo voleva come suo successore a Jena, ma il L. non seppe decidersi ad accettare l'invito.

Il L. fu un rappresentante caratteristico del periodo della filogenesi e dell'anatomia comparata nella zoologia, studi ai quali lo disponevano una grande facoltà di rappresentazione stereometrica e un certo senso speculativo. Aveva pure la tendenza all'espressione matematica dei dati scientifici. Per questa ragione la sua opera si può considerare come tratto d'unione fra l'epoca filogenetica e quella degli studî genetici e biometrici. Di fatto un filo continuo si svolge dall'una all'altra delle sue opere principali: dal Lehrbuch der vergleichenden Anatomie der wirbellosen Tiere (Jena 1888-1894) agli studî sull'asimmetria dei Gasteropodi (1891), ai Beiträge zu einer Trophocöltheorie (Jena 1903) e finalmente alle sue ricerche sull'eredità mendeliana nelle chiocciole del genere Helix (Jena 1905-1908). Queste ultime lo condussero al magistrale trattato Die experimentelle Vererbungslehre in der Zoologie (Jena 1914). Nella sua teoria del trofocele (combattuta da E. Vejdovsky) ha tentato d'interpretare da un punto di vista unitario la formazione del celoma e l'organogenesi nei Metazoi (cfr. a questo proposito l'esposizione di Hempelmann, in Zool. Zentralbl., XVI, 1909, e di P. Marais de Beauchamp, in Bull. Sc. France Belg., XLV, 1911). Negli studî di genetica sperimentale ha specialmente tentato di dare una interpretazione mendeliana dei fenomeni di eredità intermedia, introducendo a questo scopo il concetto della "polimeria" dei geni.

Bibl.: K. Hescheler, E. Haeckel e H. Eisig, Aus dem Leben und Wirken von A. L., Jena 1916 (con bibl. delle sue pubblicazioni); K. Hescheler, Prof. Dr. A. L., in Actes soc. helvét. sc. natur., Ginevra 1915.