SCHWARZENEGGER, Arnold

Enciclopedia del Cinema (2004)

Schwarzenegger, Arnold

Francesco Zippel

Attore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Graz il 30 luglio 1947. Icona del cinema d'azione hollywoodiano, S. ha costruito negli anni il suo mito prima con il personaggio del barbaro distruttore, poi con quello del cyborg, potente macchina di morte, e infine grazie al ruolo dell'eroe in lotta per la salvezza dell'umanità. L'immenso successo di pubblico dei film interpretati dall'attore è da attribuire anche alla sottile ironia con cui ha saputo 'sdrammatizzare' i suoi personaggi. Abile uomo d'affari con interessi in diversi settori economici, S., dopo essere stato nominato nel 1990 dal presidente repubblicano George Bush capo del Consiglio presidenziale per il benessere e lo sport, ha definitivamente optato per la carriera politica ed è stato eletto, nel novembre 2003, governatore della California. Nel 1977 aveva ottenuto il Golden Globe come migliore attore esordiente dell'anno per Stay hungry (1976; Un autentico campione) di Bob Rafelson.

Figlio di un ufficiale di polizia, S. si dedicò sin dalla giovinezza allo sport, prima come calciatore e poi, quindicenne, come culturista, ottenendo ben presto il titolo di Junior Mr Europe. Trasferitosi nel 1968 negli Stati Uniti divenne un campione della specialità vincendo il titolo di Mister Mondo, quello di Mister Universo (cinque volte) e quello di Mister Olympia (sette volte) prima di ritirarsi, imbattuto, nel 1980. Nel frattempo aveva frequentato la University of Wisconsin conseguendo il BA in economia internazionale, e nel 1970 aveva iniziato la carriera cinematografica interpretando, con lo pseudonimo di Arnold Strong, Hercules in New York (Ercole a New York) per la regia di Arthur Allan Seidelman. La prima affermazione di rilievo giunse però con Stay hungry grazie al credibile ruolo di un campione di culturismo affidatogli da Rafelson.

Dopo il western farsesco The villain (1979; Jack del Cactus) di Hal Needham, S. ha raggiunto un'enorme popolarità con l'avventuroso Conan the barbarian (1982; Conan il barbaro) di John Milius. Barbaro calato in un mondo arcaico, dalle caratteristiche mitologiche, Conan ha rappresentato il primo gradino della sua scalata verso le vette del divismo hollywoodiano. Il meno riuscito sequel, Conan the destroyer (1984; Conan il distruttore) di Richard Fleischer, ha costituito invece il preludio al decisivo incontro di S. con James Cameron, il quale lo ha diretto in The terminator (1984; Terminator), l'opera con cui il visionario regista ha ridefinito i canoni dell'eroe d'azione, realizzando un rivoluzionario action-movie fantascientifico incentrato sulla figura di un cyborg venuto dal futuro. Forte del successo planetario del film, S. ha saputo mettere il suo personaggio al servizio di opere più tradizionali come Commando (1985) di Mark L. Lester, Raw deal (1986; Codice magnum) di John Irvin, Predator (1987) di John McTiernan e Red heat (1988; Danko) di Walter Hill. Desideroso di cimentarsi su registri comici, S. ha quindi avviato con la divertente commedia Twins (1988; I gemelli) un sodalizio con il regista Ivan Reitman poi proseguito con Kindergarten cop (1990; Un poliziotto alle elementari) e Junior (1994). Nel frattempo è tornato alle congeniali ambientazioni fantascientifiche con il riuscito Total recall (1990; Atto di forza) di Paul Verhoeven, tratto da un racconto di P.K. Dick, e con il fortunato sequel Terminator 2: Judgment day (1991; Terminator 2 ‒ Il giorno del giudizio) sempre di Cameron. Dopo il colossale insuccesso di Last action hero (1993; Last action hero ‒ L'ultimo grande eroe) di McTiernan, S. si è riscattato con True lies (1994) di Cameron, ironico spy-movie in cui ha sfoggiato un'interpretazione da versatile comedian, confermata più tardi dal divertente 'cattivo' Mr Freeze di Batman & Robin (1997) di Joel Schumacher. Successivamente ha interpretato End of days (1999; End of days ‒ Giorni contati) di Peter Hyams, The 6th day (2000; Il sesto giorno) di Roger Spottiswoode e Collateral damage (2002; Danni collaterali) di Andrew Davis, opere minori dagli esiti infelici anche al botteghino. È tornato quindi al successo con Terminator 3 ‒ Rise of the machines (2003; Terminator 3 ‒ Le macchine ribelli) di Jonathan Mostow, terzo episodio della saga creata da Cameron. In una società sempre più dominata dai media, il volto del cyborg di The terminator si è rivelato un'arma vincente nella campagna elettorale che lo ha portato a diventare governatore della California, anni dopo il suo 'predecessore' Ronald Reagan.

Bibliografia

G. Butler, Arnold Schwarzenegger: a portrait, New York 1990; J.L. Flynn, The films of Arnold Schwarzenegger, Secancus (NJ) 1996; K. Brandon, Arnold Schwarzenegger, San Diego 2004.

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