Van Gennep ‹van gℎènëp›, Arnold. - Etnologo e studioso di folclore (Ludwigsburg 1873 - Bourg-la-Reine 1957). Nato in Germania da padre tedesco di origini francesi e madre olandese, V. G. crebbe e si formò in Francia, dove visse fino alla morte, pur avendo scarsi riconoscimenti ufficiali e accademici, anche a causa della forte innovatività di alcune sue posizioni teoriche. Prof. di etnografia all'univ. di Neuchâtel (1912-15), nella stessa città fu direttore del museo di etnografia. La produzione scientifica di V. G. può dividersi in due fasi: la prima dedicata all'analisi antropologica (Tabou et totémisme à Madagascar, 1904; Les rites de passage, 1909, trad. it. 1981; L'état actuel du problème totémique, 1920), la seconda attenta invece allo studio del folclore francese (Manuel du folklore français contemporain, 1937-58). In Les rites de passage, V. G. formula una innovativa teoria sul funzionamento dei riti, individuandone una categoria specifica e cogliendone alcuni elementari meccanismi di funzionamento. Proprio questo studio è stato alla base, negli anni Sessanta, di un radicale rinnovamento dello studio antropologico del rituale (v. Turner, Victor Witter).
Etnografo, nato a Ludwigsburg (Württemberg) nel 1873. Porta il nome della madre, olandese, ma è francese di cittadinanza, attività e residenza. Si occupò da giovane di storia medievale e di lingue orientali, quindi passò allo studio dell'etnografia generale che considerò ampiamente nei suoi diversi ...
van1 ‹van›. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von e l’ital. di o de).
van2 ‹vän› s. ingl. [accorciamento di caravan] (pl. vans ‹vän∫›), usato in ital. al masch. (e pronunciato per lo più ‹van›). – 1. Tipo di furgone rimorchiabile da autoveicoli, usato per il trasporto di merci e anche di animali. 2. Tipo di autoveicolo...