ottoniana, arte L’arte fiorita in
I centri dell’arte o. coincidono con le abbazie in cui prese piede la riforma monastica, iniziatasi a Gorze e diffusa poi a
All’arte o. si devono anche le prime affermazioni della scultura monumentale cristiana, con immagini a tutto tondo come il crocifisso ligneo di Gereone nel duomo di Colonia (975) e la Madonna d’oro di
Nell’architettura la coerenza del programma o. appare forse ancora maggiore che nelle altre arti. L’architettura è intesa nel suo valore rappresentativo, che si esprime in un’attenta organizzazione geometrica dell’edificio. All’esterno, alte torri caratterizzano le chiese: così sulla facciata occidentale di S. Salvatore a Werden o di S. Pantaleone a Colonia, o nelle due torri che fiancheggiano il coro orientale del duomo di Magonza.
Le decorazioni delle pareti e i capitelli vanno dall’imitazione dei modelli classicheggianti carolingi (Essen), a confronti con l’architettura bizantina (matronei di S. Ciriaco a Gernrode), all’uso di elementi nuovi, come le gallerie cieche dell’abside e dei campanili della stessa Gernrode (ultimo quarto del 10° sec.), all’impiego razionale del motivo degli archetti (facciata di S. Pantaleone a Colonia), fino alla creazione delle semplici e potenti strutture del capitello cubico (S. Michele a Hildesheim, cripta di S. Maria in Campidoglio a Colonia ecc.). L’architettura o. è soprattutto un’architettura di spazi: nell’esempio delle grandi strutture romane di Colonia e di Treviri, ma con un’organizzazione dello spazio del tutto nuova.