Anglonormanna, Arte. Vetri

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)

Anglonormanna, Arte. Vetri

D. Whitehouse

VETRI

A tutt'oggi la conoscenza del vetro prodotto localmente o importato durante il periodo della dinastia normanna, cioè dal 1066 al 1154, è esclusivamente limitata alle vetrate delle chiese. Per questo motivo il più autorevole studio dei recipienti medievali in vetro in Inghilterra (Harden, 1978) passa senza esitazioni dagli oggetti tardoanglosassoni a quelli del 13° secolo. Più completa è l'informazione sugli sviluppi nel continente, grazie sia a scoperte archeologiche, sia all'opera del monaco benedettino Teofilo (De diversis artibus), probabilmente redatta tra il 1110 e il 1130. Teofilo descrive in dettaglio la lavorazione del vetro soffiato 'bianco' e colorato per le vetrate dipinte che adornavano le chiese e che costituivano i risultati più eccelsi ottenuti dai maestri vetrai in Europa occidentale nel 12° secolo.

Sul continente le prime vetrate dipinte di cui esistano frammenti appartengono all'età carolingia; la più antica testimonianza ricordata (ma non confermata) in Inghilterra è quella di St Mary, a Beverley, risalente al 10° secolo. L'uso di vetrate dipinte ricevette rinnovato impulso dall'abate Suger, che nel 1140-1144 ne adornò con un ambizioso progetto il nuovo coro di Saint-Denis.

I più antichi frammenti di vetrate colorate esistenti in Inghilterra sono della fine del periodo anglonormanno o del periodo immediatamente successivo; si tratta di frammenti riutilizzati di un Albero di Iesse, appartenenti al complesso delle vetrate fatte eseguire dall'arcivescovo Roger (1151-1181) nella cattedrale di York. Di datazione simile, o di poco posteriore, sono i pannelli frammentari riutilizzati nei transetti della cattedrale di Lincoln, poco dopo il 1200. Il più antico gruppo di vetrate ben conservate in Inghilterra si trova nel coro e nel transetto orientale della cattedrale di Canterbury; è datato immediatamente dopo la fine del periodo anglonormanno, intorno al 1176-1180.

Uno dei rari recipienti in vetro, in frammenti, ascrivibile a questo periodo è una bottiglia di vetro blu con decorazioni dorate e smaltate, trovata sul sito del villaggio medievale abbandonato di Seacourt nel Berkshire (Harden, 1978, p. 11 fig. 4b). La bottiglia appartiene a un gruppo ben definito di oggetti prodotti nel Mediterraneo orientale, probabilmente a Costantinopoli o a Cipro, tra la fine del 12° e l'inizio del 13° secolo.

Bibliografia

Fonti:

Teofilo, De diversis artibus, a cura di C.R. Dodwell, London 1961.

Letteratura critica:

N.H.J. Westlake, A History of Design in Painted Glass, 4 voll., London 1881-1884.

F. Harrison, The Painted Glass of York, London 1927.

D.B. Harden, Domestic window glass: Roman, Saxon and Medieval, in Studies in Building History: Essays in Recognition of the Work of B.H.StJ. O'Neill, London 1961, pp. 39-63.

J. Lafond, Le Vitrail, Paris 1966.

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D.B. Harden, Anglo-Saxon and Later Medieval Glass in Britain: Some Recent Developments, MArch 22, 1978, pp. 1-24.

M.H. Caviness, The Windows of Christ Church Cathedral, Canterbury, in CVMAe. Great Britain, II, London 1981.

id., Stained Glass before 1549, Boston 1983.

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v. anche Anglonormanna, Arte. Vetri

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