Lundkvist, Artur

Enciclopedia on line

Scrittore svedese (Oderljunga, Kristianstad, 1906 - Stoccolma 1991). Presente nell'antologia d'avanguardia Fem unga ("Cinque giovani", 1929), s'impose per l'audacia delle sue liriche ispirate a W. Whitman e al pansessualismo di D. H. Lawrence. Dal vitalismo delle prime raccolte (Glöd "Ardore", 1928; Naket liv "Vita nuda", 1929; Svart stad "Città nera", 1930), attraverso l'adesione a un programmatico surrealismo (Nattens broar "I ponti della notte", 1936; Sirensäng "Canti di sirene", 1937), e dopo un lungo periodo di crisi (Eldtema "Temi di fuoco", 1939; Korsväg "Incrocio", 1942), L. approdò alle liriche e prose fantastiche che traggono alimento dalle sue esperienze di viaggiatore e dalla lettura di Lorca, Alberti e Neruda: Skinn över sten ("Pelli sulle pietre", 1947); Malinga (1952); Agadir (1961); Livet i ögat ("La vita nell'occhio", 1974). Diversi, per compattezza di stile e forza narrativa, i suoi romanzi: Vindingenvals ("Il valzer di Vindinge", 1956) e soprattutto quelli in cui sono evocati figure e avvenimenti del passato: Himlens vilja ("Il volere del cielo", 1970); Krigarens dikt ("La poesia del guerriero", 1976); Slavar för Särkland ("Schiavi per S.", 1978). Scrisse molti libri di viaggio e contribuì, con la sua opera critica e di traduttore, alla conoscenza delle letterature americana, latinoamericana e spagnola. Accademico di Svezia dal 1968.

CATEGORIE
TAG

D. h. lawrence

Kristianstad

Surrealismo

Avanguardia

Stoccolma