ascensione Elevazione al cielo di Gesù, avvenuta, secondo il racconto di Luca e degli Atti, a Betania 40 giorni dopo la resurrezione.
Dogmaticamente l’A. è il naturale completamento della resurrezione: Gesù Cristo ritorna al cielo secondo la sua doppia natura, divina e umana, glorificata, modello e garanzia di quanto è riservato ai giusti dopo la loro resurrezione. La credenza si trova nelle più antiche forme del Credo. In Oriente, conformemente al termine scritturale, si parla di ᾿Ανάληψις (letteralmente «Assunzione»); in Occidente, sottolineando il fatto che Gesù salì al cielo in virtù della sua natura, di Ascensio (riservando Assumptio per Maria). Con l’8° sec. prevalse l’uso romano, di celebrare la festa, di cui la menzione più antica si trova in Eusebio di Cesarea (sec. 3°-4°), 40 giorni dopo la Pasqua, cioè il giovedì della 6a settimana dopo Pasqua.
L'a. è la salita di Cristo al cielo alla presenza degli apostoli dopo la risurrezione, della quale costituisce il completamento. La risurrezione di Cristo e la sua ascesa alla destra del Padre sono infatti inscindibilmente associate nei riferimenti del Nuovo Testamento: Mt. 28, 18; Rm. 8, 34; Ef. 1, ...
ascensióne s. f. [dal lat. ascensio -onis, der. di ascendĕre «salire»]. – 1. L’ascendere, salita: ascensione con aerostati; ascensione alpinistica, compimento di una scalata per giungere alla cima di una montagna lungo una parete di roccia o ghiaccio,...
solitària solitaria f. [femm. sostantivato dell’agg. solitario]. – Ascensione alpinistica compiuta da una sola persona: compiere una solitaria; aprire in solitaria due nuove vie.