ASCOLI PICENO

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

ASCOLI PICENO (IV, p. 811; App. I, p. 168; II, 1, p. 273)

Annie LUCHETTI

PICENO La città, che secondo una valutazione del 1958 conta 49.179 ab. (nel comune), si è notevolmente sviluppata nell'ultimo decennio, al di fuori del suo perimetro storico. Sono sorti, nelle zone pianeggianti marginali al vecchio centro, il quartiere Luciani (a E), il Borgo Chiaro (a N) e il quartiere Solestà (a NO) con funzione esclusivamente residenziale. Lungo la strada statale n. 81 Picena-Aprutina è stata creata una nuova zona industriale, dove è già in costruzione uno stabilimento per la fabbricazione di cavi elettrici. È stata poi iniziata una strada di scorrimento, che, dipartendosi dalla Salaria, fuori Porta Romana, mediante un ponte sul Tronto e un altro sul torrente Chiaro andrà a ricollegarsi con la stessa strada in prossimità della Croce di Tolignano. Alle porte della città sulla sponda destra del Tronto è stata costruita una grande centrale elettrica (prod. annua 60 milioni di kWh).

La provincia. - Nel settore agricolo, il frumento, dal dopoguerra ad oggi, ha avuto un incremento produttivo annuo medio di oltre il 30%. Si è poi largamente intensificata la coltura della barbabietola da zucchero: da un investimento medio di 50 ettari nel triennio 1945-47 si è passati nel 1958 a una superficie di 1636 ettari. Importante è l'opera svolta dal Consorzio di bonifica del Tronto con la costruzione di un canale di irrigazione nella vallata del Tronto, interessante una zona di circa 3000 ettari; grandi lavori sono in corso anche sui fiumi Tenna e Aso. Per quanto riguarda le industrie i maggiori stabilimenti (Soc. Industriale Carburo, Fabbrica Interconsorziale Concimi Chimici, Soc. Massalombarda ecc.) e i calzaturifici della provincia hanno avuto un forte incremento produttivo dovuto anche all'ammodernamento degli impianti e al potenziamento delle attrezzature. Un sensibile aumento di attività hanno pure conseguito le fabbriche per la lavorazione della paglia, i canapifici, i liquorifici ecc. Dal 1952 ha avuto inizio la coltivazione del giacimento metanifero di Rapagnano (4.000.000 di m3 l'anno).

Bibl.: Camera di commercio, industria e agricoltura di Ascoli Piceno, Indici della vita economica della provincia di Ascoli Piceno. Anni 1952-1957, Ascoli Piceno 1958.

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