atlante
Raccolta sistematica di carte geografiche, raffiguranti l’intera superficie terrestre o parte di essa in scala e formato diversi. A seconda del particolare carattere delle carte, si parla di a. tematico, scolastico, internazionale, storico, stradale. A. tematici possono essere considerati tutti quegli a. che raffigurano solo uno o alcuni aspetti della Terra, mentre trascurano gli altri: per es., gli a. economici, linguistici ecc.
La più antica raccolta di carte a noi nota è quella che forse era fin da principio annessa all’opera geografica di
Verso la fine del 18° sec., grazie ai più accurati rilevamenti topografici, si ebbero a. con tavole a scala geografica assai apprezzabili. L’a. moderno nacque però nel 19° sec.; il primo fu lo Stieler’s Handatlas (1816; ultima ed. 1925), poi vennero l’Allgemeine Handatlas (1881; ultima ed. 1939) di K. Andree e il Neuer Handatlas (1894) e il
Gli a. mondiali (o grandi a., o a. internazionali) costituiscono la categoria più prestigiosa: opere di notevole impegno editoriale e redazionale, costose, formate da una serie organica di tavole a scale elevate, per lo più esclusivamente geografiche (fisiche, politiche, fisico-politiche), ma spesso con corredo tematico. I nomi di luogo e i termini geografici sono generalmente riprodotti nella lingua ufficiale di ciascun paese; in alcuni di essi, come l’Atlante Internazionale del Touring Club Italiano, rientrano in questa regola anche i nomi dei mari e dei golfi. In genere negli a. la trattazione delle varie parti del mondo presenta una successione regolare, convenzionale, che tende a essere diversa da Stato a Stato; in quelli italiani si inizia normalmente con l’Italia per passare agli altri Stati europei, quindi all’Asia, all’Africa, alle Americhe, all’Australia e all’Oceania (secondo un criterio basato sull’ampliamento successivo delle conoscenze geografiche degli Europei).
Gli a. scolastici hanno una particolare impostazione, adeguata nel contenuto ai programmi d’insegnamento e ai destinatari: di formato più piccolo, con carte in scala minore, contengono carte fisico-politiche e tematiche.
Gli a. storici rappresentano Stati, regioni, città, fatti e fenomeni culturali in diversi momenti storici (per es. l’Atlante storico dell’Istituto Geografico De Agostini [nuova ed. 1997] e il Grosser Atlas zur Weltgeschichte di G. Westermann [1997]).
Gli a. nazionali sono destinati a un pubblico formato in prevalenza da studiosi di livello superiore; per questo (e per il forte costo, non remunerato dalle vendite) sono editi spesso da enti statali o da organizzazioni culturali, come in Italia il Touring Club Italiano, che nel 1940 realizzò l’Atlante fisico-economico d’Italia, diretto da G. Dainelli, e dal 1989 ha pubblicato, insieme con il
Gli a. tematici veri e propri risalgono alla metà dell’Ottocento (il primo fu il Physikalischer Atlas di H. Berghaus), ma hanno cominciato a diffondersi solo verso gli anni 1960 con lo studio più approfondito dei fenomeni geografici. Si tratta a volte di opere monumentali, come il Meyers Grosser Physischer Weltatlas, in 8 volumi (dal 1965), e il Fizikogeografičeskij atlas mira, edito nel 1964 dall’Accademia delle Scienze dell’URSS; più spesso sono a. di formato più piccolo, maneggevoli e meno costosi, destinati anche alla scuola.
Sono stati definiti a. speciali (oggi si preferisce comunque dire ‘tematici’) a. come l’Atlante dei tipi geografici di O. Marinelli, edito nel 1948 dall’Istituto Geografico Militare di
Gli a. stradali (o automobilistici) raffigurano con uniformità di scale la struttura viaria di una regione, di uno Stato o di una parte del mondo.
Gli a. linguistici, strumento fondamentale della geografia linguistica, registrano su un congruo numero di carte (regionali o nazionali) parole rispondenti a un concetto, oppure desinenze di certe forme nominali o verbali, riprodotte in trascrizione fonetica secondo la pronuncia. Lo scopo è offrire una visione spaziale simultanea di uno o più fenomeni linguistici (lessicali o morfologici o anche fonetici). A differenza della trattazione vocabolaristica, la carta dà immediatamente l’isoglossa del fenomeno, cioè la delimitazione dell’area di diffusione, la cui conoscenza è indispensabile per giudicare la portata del fenomeno stesso. Con l’esame di un certo numero di carte appropriate si giunge a individuare centri di diffusione di abitudini linguistiche e direttrici di espansione di innovazioni, e a soppesare esattamente i rapporti tra lingua nazionale e dialetti.
Gli a. celesti sono raccolte di carte che riproducono regioni più o meno estese del cielo con la posizione e grandezza delle stelle, delle nebulose, degli ammassi stellari ecc. Vi sono anche a. speciali come gli a. spettrali, gli a. solari ecc. L’a. celeste più antico è l’Urametria Nova di J.R. Bayer (Augusta, 1603), le cui tavole di rame furono incise da A. Mair.
Dal secondo dopoguerra molti tra gli a. mondiali più significativi sono stati realizzati in Germania (nella Repubblica Federale il Grosser
Quasi ogni paese ha oggi il suo a. nazionale. Primo in ordine di tempo fu l’a. della
L’evoluzione dell’informatica sembra aver relegato gli a. tradizionali all’ambito scolastico: in moltissimi casi, la cartografia tematica è ormai realizzata quasi solo su supporto elettronico e resa disponibile in rete, spesso a opera di grandi istituzioni internazionali (come per es. la FAO, cui si deve un A. mondiale dell’agricoltura, in versione su carta, ma poi aggiornato solo in versione elettronica).
In anatomia, prima vertebra cervicale, per mezzo della quale la colonna vertebrale si articola con il cranio. Differisce dalle altre vertebre per essere costituita essenzialmente da due archi, anteriore e posteriore, uniti da due masse laterali che corrispondono ai condili dell’occipitale. La mancanza del corpo vertebrale è solo apparente, essendo questo rappresentato dal dente/">dente della vertebra sottostante detta epistrofeo o asse.
Si chiama atlantoassoidea (o atlantoepistrofica) l’articolazione intervertebrale fra l’a. e la seconda vertebra, atlantoodontoidea l’articolazione del dente dell’epistrofeo con l’atlante.
A. tattile Rappresentazione che il soggetto possiede delle diverse parti del suo corpo e della loro localizzazione, benché alcune di esse non siano da lui visibili. Esso si costituisce mediante l’associazione delle esperienze tattili e muscolari compiute sulla propria persona.
A. visivo La rappresentazione visiva che il soggetto ha del proprio corpo.