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Attila

di Simonetta Saffiotti Bernardi - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Attila

Simonetta Saffiotti Bernardi

Re degli Unni, vissuto nella prima metà del sec. V, considerato dalla tradizione contemporanea come un castigo inviato da Dio per sovvertire il mondo.

Questo giudizio degli storici del tempo, chiaramente suggestionati dalla fama di ferocia e di violenza che circondava il personaggio, non riflette la realtà dei fatti : in effetti A. fu un grande re e condottiero che seppe dare alle tribù unne una compattezza nazionale, e in poco tempo seppe estendere a tal punto il suo regno da divenire una minaccia per l'Impero.

La sua sfera di espansione si scontrò soprattutto con Bisanzio contro cui (441-447) condusse aspra guerra; nei confronti di Roma, invece, mantenne per lungo tempo dei rapporti amichevoli, soprattutto data la familiarità che lo univa al magister militum Ezio, accontentandosi di esigere un tributo. Guastatesi le relazioni anche con questa parte dell'Impero, A. nel 452 diresse una spedizione contro l'Italia, ma giunto fino ad Aquileia e distrutta questa città, non avanzò oltre o per il timore reverenziale suscitato in lui da papa Leone I che gli andò incontro in tutta la maestà della sua corte, o, più realisticamente, preoccupato degli aiuti portati a Roma dall'imperatore Marciano e a sua volta soddisfatto per le proposte fattegli dal pontefice. Rientrato nella sua capitale (di cui non conosciamo il nome) A. morì subito dopo (453).

L'interpretazione deteriore del personaggio A. è accettata da D. che ponendolo nel primo girone del cerchio settimo, fra i violenti contro il prossimo, lo designa quell'Attila che fu flagello in terra (If XII 134) traslitterando quindi l'epiteto che la tradizione contemporanea aveva attribuito ad A.: " flagellum Dei " (v. FLAGELLO). A. è inoltre citato dal fiorentino suicida Lotto degli Agli, il quale in una perifrasi per indicare la sua città ricorda che questa fu ricostruita dalla cenere dell'incendio appiccatovi dal re unno (If XIII 149). Come in altri casi, la reminiscenza dantesca è storicamente inesatta: riflette solo la tradizione fiorentina che attribuiva al re unno la distruzione della città che poi avrebbe ricostruito Carlo Magno. Questo errore di D. tuttavia è già messo in luce dal Villani (II 1), il quale vede in Totila re dei Goti il distruttore della città. Tale versione è più conforme allo svolgersi dei fatti : A. come sappiamo non avanzò oltre il Po, mentre Totila durante la guerra gotica combatté presso Firenze.

Bibl. - Davidsohn, Storia I 36, 80-83, 117, 1139; II I 726; IV III 199, 507; si veda inoltre la ricca voce a cura di A. Solari e B. Vignola, in Enc. Ital. V; e la nota, puramente informativa, in " Bull. " XX (1913) 315.

Vedi anche
Unni (lat. Hunni, Chunni) Popolazione nomade e guerriera asiatica, comparsa in Europa nel 4° e 5° sec. d.C. La storia degli Unni è documentata solo per il periodo che va dalla sua apparizione nelle steppe del Don fino alla disgregazione dell’impero di Attila. Forse discendenti dei Hiungnu, popolazione mongolica ... Marciano imperatore di Oriente Marciano (lat. Marcianus) imperatore di Oriente. - Senatore (m. 457), sposò s. Pulcheria, reggente dell'impero, sorella di Teodosio II, al quale successe sul trono (450-57). Convocò il Concilio di Calcedonia d'accordo con papa Leone Magno, sostenendo la fazione avversa al monofisismo. Marciano imperatore ... Aquileia Comune della prov. di Udine (36,8 km2 con 3487 ab. nel 2007). ● Colonia fondata dai Romani nel 181 a.C. nel paese dei Carni; rinforzata e ingrandita più volte, dal 90 a.C. divenne municipio. Quartiere invernale di legioni e luogo di soggiorno imperiale, nel Basso Impero fu sede del prefetto della flotta ... Odoacre Re barbarico (n. circa 434 - m. Ravenna 493). Generale dell'esercito romano (472), Odoacre fu a capo della ribellione che depose Romolo Augustolo (476). In seguito fu proclamato rex gentium, re cioè delle popolazioni barbare stabilite in Italia. Preoccupato dei successi politico-militari di Odoacre, ...
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Altri risultati per Attila
  • Attila
    Dizionario di Storia (2010)
    Re degli unni (n. 395 ca.-m. 453). Unificò le diverse tribù unne, su cui regnò dal 434 (fino al 445 insieme al fratello Bleda, che poi uccise), imponendosi sui germani. In lotta dal 441 con Teodosio II, imperatore d’Oriente, riuscì a imporgli una pace umiliante (447), ottenendo terre sul Danubio. Si ...
  • Àttila
    Enciclopedia on line
    Re degli Unni (dal 434 al 453; fino al 445 circa col fratello Bleda da lui ucciso); unificò le varie tribù unne, sottomettendo tutta la Scizia e imponendo la sua autorità sui Germani orientali: in unione col romano Ezio, distrusse (436) i Burgundî del regno di Worms. In lotta, dal 441, con Teodosio ...
  • ATTILA
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Arturo SOLARI Bruno Vignola . Re degli Unni dal 434 al 453, è forse il più famoso fra i re barbari. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). Con l'uccisione di Bleda, avvenuta nel 444 (Prosp., ad a.), rimase unico ...
Vocabolario
rifondare
rifondare v. tr. [comp. di ri- e fondare] (io rifóndo, ecc.). – Fondare di nuovo: r. una città; Que’ cittadin che poi la rifondarno [Firenze] Sovra ’l cener che d’Attila rimase (Dante). In usi estens., r. lo stato, un partito, il sindacato,...
ossidióne
ossidione ossidióne (o obsidióne; raro ossedióne) s. f. [dal lat. obsidio -onis, der. di obsidere «assediare», comp. di ob- e sedere «sedere, stare»], letter. ant. – Assedio: lasciando sufficiente guardia in tutti i luoghi vicini a Novara...
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