AUGEREAU, Pierre-François-Charles, duca di Castiglione, maresciallo di Francia

Enciclopedia Italiana (1930)

AUGEREAU, Pierre-François-Charles, duca di Castiglione, maresciallo di Francia

Pompilio Schiarini

Nato a Parigi il 21 ottobre 1757, figlio di un domestico e privo di regolare istruzione ed educazione, fu soldato nel reggimento Clark-Irlandese, passò poi in Svizzera e indi a Napoli, dove fu carabiniere e più tardi maestro di scherma rimanendovi fino al 1792, quando, caduto, come quasi tutti i Francesi, in sospetto del governo borbonico, ne fu allontanato. Rientrato in Francia già trentacinquenne, si arruolò volontario e si segnalò ben presto, tanto che poco più di un anno dopo era già generale di divisione. Con tale grado ebbe una parte importante nelle campagne dei Pirenei Orientali. Passato nel 1795 all'armata d'Italia, attrasse l'attenzione di Bonaparte e si coprì di gloria in tutta quella campagna e specie nelle battaglie di Castiglione e di Arcole.

Fu esecutore del colpo di stato del 18 fruttidoro (4 settembre 1797), senza riuscire però a far parte del Direttorio: il quale, anzi, lo allontanò, mandandolo sulla fine del 1797 a comandare l'armata del Reno dopo la morte di Hoche. Avendo poi avuto un comando inferiore, si dimise; e nel 1799 divenne deputato dell'Alta Garonna nel Consiglio dei Cinquecento. L'Augereau, che aveva ostentato inimicizia per Bonaparte durante la sua permanenza in Egitto, e che il 18 brumaio aveva tenuto atteggiamento riservato, gli si riavvicinò dopo il successo; e da lui fu messo al comando dell'armata Gallo-Batava, ove rimase per breve tempo, lasciando di nuovo il servizio. Ma alla costituzione dell'Impero fu da Napoleone nominato maresciallo e grand'aquila della Legione d'Onore, duca di Castiglione nel 1806.

Da allora, l'Augereau prese parte a tutte le guerre dell'Impero, rappresentandovi una parte importante, specialmente nella campagna del 1805 contro l'Austria e del 1807 in Polonia. Essendo stato meno fortunato nella guerra di Spagna del 1809, si ritirò per la terza volta dal servizio. Richiamatovi nel 1812, non prese parte attiva alla campagna di Russia, ma si coprì nuovamente di gloria l'anno seguente a Lipsia. Non fu invece pari alla sua fama nella campagna del 1814 in Francia: si mostrò esitante ed incerto, e all'atto dell'abdicazione di Napoleone, gli si manifestò apertamente avverso, rinfacciandogli di non aver saputo morire da soldato e sciogliendo le sue truppe dal giuramento di fedeltà. In tal modo si accaparrò la grazia del restaurato Borbone, che lo conservò nel comando. Al ritorno di Napoleone dall'Elba, benché sapesse che era stato da lui proclamato traditore, si volse di nuovo verso l'astro risorgente, ma fu respinto con disdegno. Alla seconda restaurazione corse ad offrire i suoi servigi a Luigi XVIII, ma non fu più fortunato. Si ritirò allora nelle sue terre e vi morì a La Houssaye il 12 giugno 1816. Eccellente uomo di guerra, l'Augereau fu uomo di modi rozzi e sconvenienti, e gli si imputarono deficienze di carattere, di coerenza politica, di condotta morale. Tuttavia merita di esser ricordato a suo onore che, quando fu costituito da Luigi XVIII il tribunale militare chiamato a giudicare il maresciallo Ney, l'Augereau rifiutò di farne parte.

TAG

Consiglio dei cinquecento

Aquila della legione

Pirenei orientali

Legione d'onore

Restaurazione