Augusta (ted. Augsburg) Città della
Fondata da Druso nel 15 a.C. (Augusta Vindelicum), fu importante base militare; cristianizzata prima di Costantino, sede di vescovato dal 6° sec., occupata dagli Alamanni verso il 500, dal 536 fu sotto il protettorato dei Franchi, che nel 740 ca. la incorporarono. Le mura fatte erigere dal vescovo Ulrico resistettero agli Ungari nel 955, quando Ottone I la liberò. Subì gravi distruzioni alla fine dell’11° sec. durante la lotta per le investiture, in cui stette dalla parte imperiale così come ai tempi di Federico II. Nel 1276 divenne libera città imperiale. Nel 15° sec. e nella prima metà del 16° si distinse per l’attività delle sue case di commercio e bancarie (Fugger e Welser) e per qualche tempo fu centro delle relazioni commerciali con l’Italia e l’Oriente. Le perdite di capitali delle banche e lo sviluppo commerciale olandese ne determinarono la decadenza, mentre la Riforma la vide teatro d’importantissimi avvenimenti; nel 1547 fu ricondotta all’obbedienza a
La fisionomia della città è caratterizzata dal suo aspetto rinascimentale e barocco. Scarse le testimonianze archeologiche del periodo romano, mentre restano strutture architettoniche romaniche e gotiche. La cattedrale carolingia fu riedificata per ben sei volte fino al 1431 (porta bronzea, 11° sec.; vetrate, sec. 12°). Centro della città cinquecentesca era il gotico Rathaus (ricostruito da
Confessione di A. Nome con il quale si indica la redazione degli articoli fondamentali della dottrina luterana, eseguita da Melantone nel 1530 e così chiamata perché servì come testo alla Dieta indetta da Carlo V ad A., aperta il 20 giugno di quello stesso anno. I testi preparatori furono costituiti dagli articoli di
Interim di A. Accordo che realizzava, in attesa di una definitiva soluzione, una provvisoria pacificazione tra i cattolici e i protestanti in Germania. Lo fece concludere nel 1548 (voto della Dieta, 15 maggio; legge, 30 giugno) l’imperatore Carlo V, che, sebbene vincitore delle truppe protestanti a Mühlberg (1547), desiderava por fine al conflitto. Il testo fu concordato tra i cattolici J. Pflug e M. Helding e il protestante
Pace di A. Compromesso, approvato il 25 settembre 1555 dai rappresentanti degli Stati tedeschi, che pose fine alla rivoluzione protestante in Germania. Partì dal riconoscimento dello status quo nei rapporti tra principi luterani e cattolici. Di particolare importanza il riconoscimento della libertà di religione ai singoli sudditi, sebbene in parte fittizio poiché non ammetteva la professione di una confessione religiosa diversa da quella del sovrano del luogo (cuius regio, eius religio). Il reservatum ecclesiasticum, allegato al testo a richiesta di Ferdinando d’Asburgo, sanciva che i principi ecclesiastici che nel futuro fossero passati al protestantesimo dovessero rinunciare ai loro feudi imperiali.
Lega di A. Coalizione fra Impero, Spagna,