Gratry ‹ġratrì›, Auguste-Alphonse. -
Vita e opereSacerdote dal 1832, dal 1840 direttore del collegio Stanislas a Parigi e successivamente (1846) "elemosiniere" all'École normale supérieure, diretta da É. Vacherot; venuto in polemica con questo, si dimise (1851) ed entrò nell'Oratorio (1852). Scrisse allora, tra l'altro, De la connaissance de Dieu (1853), La logique (1855), De la connaissance de l'âme (1857), La philosophie du Credo (1861). Nel 1861 lasciò la vita comune dell'Oratorio, pur restando oratoriano; a questo nuovo periodo risalgono il già citato Les sources: conseils pour la condouite de l'esprit (che formano la 6a parte della Logique), La morale et la loi de l'histoire (1868) e le Lettres sur la religion (1869). Avendo aderito alla "lega della pace" fu pubblicamente disapprovato dal generale dell'Oratorio P. Pététot (1869); poi, durante il concilio Vaticano I, si oppose pubblicamente alla dichiarazione dell'infallibilità pontificia e si dimise dall'Oratorio; successivamente però, sancita dal concilio l'infallibilità, fece pubblico atto di sottomissione (1871). Negli ultimi anni si dedicò anche a problemi di carattere umanitario e sociale (Les sources de la régénération sociale, 1871, nuova ed. della sua prima opera: Catéchisme sociale, 1848).