Aurora

Enciclopedia Dantesca (1970)

Aurora

Federigo Tollemache

. Nominata espressamente una sola volta, in Pg II 8 le bianche e le vermiglie guance, / là dov'i' era, de la bella Aurora / per troppa etate divenivan rance, dove, secondo la tradizione mitologica classica, l'A. è personificata; l'immagine fu ripresa dal Boccaccio (Dec. Introd. III g. 1): " L'aurora già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir rancia ". All'A., pure personificata, si allude ancora in Pg IX 1-6 - con una perifrasi tra le più belle e note della Commedia: La concubina di Titone antico / già s'imbiancava al balco d'oriente - e in Pd XXX 7-8 la chiarissima ancella / del sol.

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