Banca centrale

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

banca centrale

Angelo Baglioni

Istituto al quale sono devolute alcune o tutte le funzioni essenziali di gestione della politica monetaria, supervisione dei sistemi di pagamento, prestito di ultima istanza e vigilanza prudenziale; rientrano tra le funzioni anche l’espletamento dei servizi di tesoreria per conto dello Stato, il controllo del mercato dei cambi (acquisto e vendita di valuta estera), la gestione delle riserve auree e monetarie.

Gestione della politica monetaria

La b. c. controlla la quantità di base monetaria, e quindi di moneta, presente nel sistema economico o il livello generale dei tassi d’interesse. Il controllo dell’offerta di moneta viene effettuato tramite vari canali: l’acquisto e la vendita di titoli di Stato (➔ mercato aperto, operazioni di), il riscontro del portafoglio cambiario delle banche, l’acquisto e la vendita di oro e valute estere, le variazioni del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (➔ base monetaria). Compito della b. c. è decidere come utilizzare tali strumenti al fine di conseguire determinati obiettivi macroeconomici. ● Si distinguono due livelli nella gestione della politica monetaria: quello strategico e quello operativo. La strategia attiene alla definizione degli obiettivi finali della politica monetaria, mentre la gestione operativa attiene alla definizione degli scopi operativi. Gli obiettivi finali sono tipicamente due: stabilità dei prezzi e stabilizzazione delle fluttuazioni cicliche dell’economia. Questi due obiettivi, tuttavia, non sono indipendenti l’uno dall’altro; la scelta di quale privilegiare rappresenta il tipico ‘dilemma’ del banchiere centrale. È d’importanza fondamentale che la b. c. goda di una notevole indipendenza dal potere politico, per evitare che la sua strategia sia condizionata dalle scadenze elettorali o dalle esigenze di finanziamento del settore pubblico. La gestione operativa della politica monetaria avviene tramite la fissazione di un livello-obiettivo per i tassi d’interesse del mercato monetario. Il tasso interbancario costituisce infatti l’obiettivo operativo della b. c.; essa è in grado di influenzarne il valore regolando l’offerta di riserve bancarie.

Supervisione dei sistemi di pagamento

Le b. c. sono responsabili della vigilanza sui sistemi di pagamento. In particolare, esse sono chiamate a esercitare la supervisione sui sistemi di pagamento tra le banche. Si possono individuare due diverse aree di intervento: regolamentazione (le b. c. stabiliscono le regole di funzionamento dei sistemi al fine di contenerne il rischio) e liquidità (la b. c. fornisce liquidità, sotto forma di prestiti a brevissimo termine, al settore bancario, al fine di ridurre il costo delle riserve che le banche detengono presso la b. c. stessa).

Prestito di ultima istanza

Quando una banca si trova a corto di riserve liquide e trova difficoltà a indebitarsi sul mercato monetario, può rivolgersi alla b. c. per ottenere finanziamenti, generalmente a breve termine. La garanzia di intervento della b. c. a favore di singole istituzioni, o del mercato nel suo complesso, nel caso di una carenza di liquidità aggregata, è importante per evitare crisi di fiducia verso una banca o addirittura verso l’intero sistema bancario.

Vigilanza prudenziale

La b. c. è generalmente l’istituzione responsabile della stabilità del settore bancario e finanziario di un Paese. Suo compito è assicurare le condizioni affinché non si verifichino casi di crisi – illiquidità o insolvenza – che coinvolgano uno o più intermediari finanziari. A questo fine essa esercita un’attività di supervisione, che si articola in ispezioni, controlli, raccomandazioni informali (moral suasions), provvedimenti formali.

Sistema europeo delle banche centrali

Nell’area euro la politica monetaria è gestita dal SEBC, Sistema Europeo delle Banche Centrali (➔), formato dalla Banca Centrale Europea (➔ BCE) e dalle b. c. nazionali. Il SEBC non è responsabile per la supervisione sul sistema bancario, tranne che per la specifica area dei sistemi di pagamento. La supervisione spetta quindi alle singole autorità nazionali. In Italia tale funzione è esercitata dalla Banca d’Italia. In altri Paesi europei (per es., la Germania) esiste un’autorità di controllo sul settore finanziario separata dalla banca centrale.

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