Barbagia

Enciclopedia Dantesca (1970)

Barbagia

Adolfo Cecilia

Regione della Sardegna, i cui limiti hanno variato col tempo. Nell'antichità classica si intendevano compresi nella ‛ Barbaria Bithis ' territori che oggi vengono considerati al di fuori di questa regione (Bitti; Garofai; Onanì); nel sec. XII alla ‛ Curadoria de Barbaria ' erano attribuite anche le seguenti località: Lozzorai, Tortoili, Girasol Ogliastra, Ierzu. La popolazione (secondo Procopio [Bello Vand. II 13] i Vandali deportarono in Sardegna famiglie di Mauritani, che, insediatisi nei monti vicino a Cagliari, si diedero al ladroneccio) fu cristianizzata nel IV sec.

D. cita la B. in Pg XXIII 94 e 96 ove, per bocca di Forese, paragona i corrotti costumi delle donne fiorentine agl'inverecondi costumi delle donne di B.: ché la Barbagia di Sardigna assai / ne le femmine sue è più pudica / che la Barbagia dov'io la lasciai. Il Landino intende: " abita gente molto disoluta e sença lege circa lo vizio venereo "; Pietro Alighieri: " feminae illius loci Sardinae, qui dicitur Barbagia, ubi vadunt nudae mulieres "; Buti: " vanno quasi nudi li uomini e le femmine "; Serravalle: " mulieres incedunt inhonestissime, portando pectora discoperta, ostendentes mammillas "; e persino il Tommaseo: " le donne vanno vestite in modo da mostrare ogni parte inonesta ". Il Bassermann (Orme 127) propone invece che in luogo di costumi licenziosi s'intenda piuttosto costumi barbari e primitivi. Assai probabilmente, giacché nella fantasia del poeta, " come del resto ancora nella nostra fantasia, il ‛ barbaro ', il ‛ selvaggio ' non può essere che nudo o seminudo ", D. avrà paragonato le fiorentine alle selvagge di B. in quanto " l'impudicizia delle donne fiorentine è solo nel vestire, consiste nel non provar vergogna di andar mostrando con le poppe il petto " (Bosco; e cfr. anche Revelli, Italia 70-71). Per la conoscenza che D. può avere avuto della B., v. SARDEGNA.

Bibl. - T. Casini, Scritti danteschi, Città di Castello 1913, 77-138; E. Besta, La Sardegna ai tempi di D., in Studi per D., III, Milano 1935, 201-221; O. Baldacci, Lo studio dei nomi regionali d'Italia. I nomi regionali della Sardegna, Firenze 1945, 9-19; U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 163-165.

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