BEATRICE d'Este, duchessa di Milano

Enciclopedia Italiana (1930)

BEATRICE d'Este, duchessa di Milano


Fu, con la sorella Isabella, il tipo più compiuto di principessa italiana del Rinascimento. Nacque il 29 giugno 1475 da Ercole I d'Este, duca di Ferrara, e da Leonora d'Aragona. Quindicenne appena, fu data in moglie a Ludovico Maria Sforza (il Moro), allora sui quarant'anni e duca di Bari (17 gennaio 1491). Alla corte del duca Gian Galeazzo Sforza, mentre il marito era di fatto il signore dello stato, Beatrice oscurò col suo brio naturale, con la passione per le feste, per le cacce a cavallo, per il lusso, la duchessa Isabella d'Aragona. Con la sua grazia, impertinente e quasi infantile ancora, seppe accattivarsi l'amore del marito; non volle rivali e con dispettosa energia fece allontanare Cecilia Gallerani, amante del Moro. Non ebbe nessuna voce nella vita politica; una sola volta il marito si valse di lei, in una missione a Venezia (1493). Con il suo gusto innato, fu l'arbitra della moda di corte; futilmente femminea, fu suo vanto maggiore essere, come volle essere chiamata, novarum vestium inventrix; possedere molti vestiti (ne aveva 84 solo nel castello di caccia di Vigevano), molti gioielli, che adattava a nuovi motivi decorativi; essere circondata d'artisti, di musici. Dopo il 1494 quando, morto Gian Galeazzo, il Moro si proclamò duca di Milano, si vide trascurata dal marito, acceso di nuova passione per Lucrezia Crivelli, sua damigella d'onore; offesa, si appartò, e il 2 gennaio 1497 la morte la colse.

Bibl.: A. Luzio e R. Renier, Delle relazioni d'Isabella d'Este Gonzaga con Lodovico e Beatrice Sforza, in Archiv. stor. lombardo, XVII (1890); J. Cartwright, Beatrice d'Este duchess of Milan, Londra 1903; R. de La Sizeranne, Beatrice d'Este et sa cour, Parigi 1920; F. Malaguzzi-Valeri, La corte di Lodovico il Moro, voll. 4, Milano 1913-23.

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