BECIUANA

Enciclopedia Italiana (1930)

BECIUANA (ingl. Bechuana)

Renato Biasutti

Gruppo etnico sud-africano appartenente alla grande famiglia dei Negri Bantu. Costituisce la popolazione indigena del territorio compreso fra la catena dei Monti dei Draghi, che separa i Beciuana dagli Zulù e dalle tribù cafre in senso stretto, il corso medio del Limpopo, la depressione del lago Ngami e le steppe centrali del Kalahari. Di queste essi occupano una parte con la tribù dei Bakalahari, la quale, assai impoverita culturalmente, ha adottato un tipo di esistenza non molto dissimile da quello dei Boscimani che in varî luoghi vivono ancora frammisti a essa. Il grosso della popolazione si può dividere fra la tribù orientale dei Basuto e le numerose tribù occidentali, scaglionate dal sud al nord nel bacino del Limpopo: Batlapin, Barolong, Bangwaketse e Bakwena. A S. delle paludi del Makarikari sono i Bamangwato e a N. del lago Ngami i Batawana ed i Bayeyè.

I Beciuana sono principalmente agricoltori e allevatori di bestiame. Hanno indole più pacifica dei vicini Zulù e mostrano intelligenza piuttosto vivace. Le loro capanne, dove non è stata adottata la forma ad alveare propria dei Cafri e degli Ottentotti, come fra i Basuto, sono cilindriche, con pareti spalmate di argilla e tetto conico di paglia. Hanno per armi la lancia da getto, asce, pugnali, e presso alcune tribù anche l'arco e la freccia, questa a volte avvelenata; per difesa lo scudo di pelle. L'abito maschile consiste in una cintura di pelle di cuoio, le donne portano un grembiule di pelle e una fascia di listerelle di cuoio, che cade fino alle ginocchia, fissata da un cinturone; gli uni e le altre portano a volte un mantello formato da strisce di cuoio intrecciate. I capelli in genere sono tenuti corti, le donne lasciano crescere un ciuffo al sommo del capo, che impastano con grasso e argilla e ornano con perline e conchiglie. Si adornano di collane, anelli, bracciali di ferro, rame e ottone.

È generale la circoncisione del fanciullo. Si ritiene che riconoscano un essere supremo (Morimo), al quale però non rendono alcun culto pubblico; grande importanza hanno invece i medici-stregoni e le fattucchiere. La poligamia è la regola; la donna viene comprata ed è pagata al padre con capi di bestiame, generalmente buoi. Alla morte di un parente, la famiglia abbandona la capanna e il cadavere vien fatto uscire da un vano praticato nella parete. Il morto viene sepolto in posizione seduta con la faccia rivolta verso il nord, dove si crede sia la patria degli antenati. Sul tetto della capanna abbandonata si piantano le armi del defunto. Sotto l'influenza dei missionarî molte di tali usanze vanno divenendo più limitate e numerosi Beciuana si sono convertiti al cristianesimo (v. basuto). Per la terra dei Beciuana v. bechuanaland.

Bibl.: G. Fritsch, Die Eingeborenen Südafrikas, Breslavia 1872; G. M. Theal, Hist. and Ethnogr. of Africa south of the Zambesi, Londra 1907-20; J. T. Brown, Among the Bantu Nomads, Londra 1925 (credenze, costumi, storia).

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