KUN, Béla

Enciclopedia Italiana (1933)

KUN, Béla (Adalberto)


Uomo politico ungherese, nato nel 1886 a Szilaǵy Cseh (oggi Cehul Silvaniei in Romania). Iniziò la sua vita politica aderendo alla socialdemocrazia. Fatto prigioniero, all'inizio della guerra, dai Russi, dopo la rivoluzione del febbraio 1917 fu chiamato da Kerenskii a dirigere l'ufficio di propaganda per i prigionieri di guerra: ma egli cominciò allora la sua attività a favore dei bolscevichi, che intensificò dopo la rivoluzione di ottobre e la vittoria di Lenin. Tornato in Ungheria dopo la pace di Brest-Litowsk, prese attivissima parte agli eventi della sua patria, cercando di organizzare la rivoluzione comunista; e a lui e ai suoi compagni consegnò il potere il conte Karolyi, il 21 marzo 1990. Nel nuovo governo, K. (v. ungheria: Storia), anima di tutto il movimento, fu commissario per gli Affari esteri. Caduto il governo bolscevico già nell'agosto 1919, K. fuggì in Austria; poi nel 1920 in Russia, dove ebbe varî incarichi dal governo sovietico. Tornato a Vienna più volte, per brevi periodi, nella primavera del 1928 vi fu arrestato e, negata l'estradizione chiesta dall'Ungheria, vi fu processato e condannato a lieve pena. Tornato in Russia nel 1928 fu nominato presidente della sezione per l'Europa occidentale nel governo sovietico.

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