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Capoluogo dell’Irlanda del Nord (269.000 ab. nel 2004), corrispondente all’omonimo distretto (110 km2), istituito nell’ambito del riassetto amministrativo del 1973, è situata sulla costa nord-orientale dell’isola, alla foce del Lagan nella Baia di B. Lough. La sua posizione, facilmente accessibile per via mare, ha favorito un intenso sviluppo del settore secondario, e B., oltre a essere il maggiore porto dell’Irlanda del Nord, ne è diventata il maggior centro industriale e commerciale. Le importazioni maggiori sono quelle di cereali, petrolio, carbone, acciaio, ferro e altri svariati beni, mentre si esportano soprattutto prodotti alimentari e tessili. Insieme all’antica industria del lino, che può dirsi nazionale, sono attivi anche i settori cantieristici, meccanici, tessili, del tabacco, del legno e raffinerie di petrolio. Sede di università (1909: Queen’s University frequentata da circa 6000 studenti).

Nata come castello all’epoca dell’invasione anglo-normanna dell’Irlanda (1177), nel 1613 B. ottenne da Giacomo I la prima carta municipale. Con la creazione dello Stato dell’Irlanda del Nord (1920-22), ne divenne la capitale, risentendo fin dall’inizio delle sue contraddizioni e conflitti. La guerriglia dell’IRA e l’intervento delle truppe britanniche (1969) ha investito duramente la vita della città, divenuta teatro di scontri sanguinosi e di attentati terroristici, con riflessi negativi anche per quanto riguarda l’andamento delle sue attività economiche e commerciali. Ancora oggi caratteristica di B. sono le continue tensioni tra la comunità nazionalista cattolica e quella unionista protestante.

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