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benedettini

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Religiosi, uomini e donne, che vivono secondo la regola benedettina (camaldolesi, cistercensi e trappisti, mechitaristi, olivetani, silvestrini e vallombrosani). In senso più stretto quelli riuniti nella confederazione benedettina, o b. confederati.

La regola benedettina, frutto dell’esperienza e della riflessione di s. Benedetto da Norcia, è il grande codice della vita monastica occidentale. È giunta in tre recensioni: l’autografo fu distrutto in un incendio (896); però da esso si crede derivi la copia mandata dall’abate Teodemaro a Carlomagno (787), dalla quale discendono un codice di San Gallo e alcuni altri, tra cui quelli della cosiddetta ‘tradizione cassinese’. Comprende un prologo e 73 capitoli. Caratteristiche principali sono la moderazione (nihil asperum, nihil grave) e l’insistenza sulla vita in comune. I monaci formano una famiglia affine a quella naturale di fratelli, cioè sottoposti al padre comune, l’abate, coadiuvato da altri superiori. Il cenobio è una comunità autonoma e autosufficiente, che provvede a tutte le proprie necessità, nella quale i monaci trovano alimento spirituale e materiale, cooperando alla vita comune, mediante la preghiera soprattutto liturgica (opus Dei) e il lavoro, specialmente nei campi (proverbiale il precetto, quasi riassunto di tutta la regola, ora et labora). Quanto alla vita intellettuale, il monastero comprende anche lo scriptorium (in primo luogo, per prepararvi le copie delle Sacre Scritture e dei libri liturgici; ma anche per opere teologiche e di cultura) e la biblioteca.

Il termine ordine a proposito dei b. va inteso nel senso più antico dell’unità di osservanza, non della gerarchia o del governo. In origine, mentre per i casi ordinari bastava la potestà domestica dell’abate, per i più gravi si ricorreva al vescovo: le esenzioni accrebbero poi i poteri dell’abate. Il bisogno di una maggiore unità si fece tuttavia sentire, per varie cause, e sorsero così le congregazioni, unioni di carattere federativo che rispettavano, entro certi limiti, l’autonomia dei singoli monasteri. Il diritto canonico riconosce all’abate capo di ciascuna congregazione alcuni dei diritti dei capi degli ordini religiosi, ma ognuna dipende direttamente dalla Santa Sede e può avere presso di essa un procuratore proprio. Soltanto sotto Leone XIII si giunse (1893) a formare la confederazione benedettina con un abate primate eletto ogni 12 anni da tutti gli abati, che per gli affari comuni rappresenta innanzi alla Santa Sede tutte le congregazioni, salva però l’autonomia di ciascuna. Le congregazioni che costituiscono la confederazione sono: la Congregazione cassinese (o di Santa Giustina di Padova, eretta nel 1408, con questo nome dal 1509, che comprende fra l’altro le abbazie di Montecassino, S. Paolo fuori le mura di Roma, Cava dei Tirreni, Farfa); la Congregazione d’Inghilterra (formata nel 1336 e ricostituita nel 1607); la Congregazione di Ungheria (ridotta a forma di congregazione nel 1514); la Congregazione della Svizzera (formata nel 1602 e che comprende l’abbazia di Einsiedeln); la Congregazione di Baviera (fondata nel 1684 e ristabilita nel 1858); la Congregazione del Brasile (eretta nel 1827); la Congregazione di Solesmes (eretta nel 1837 e comprendente l’abbazia di Solesmes); la Congregazione americana cassinese (eretta nel 1855); la Congregazione di Beuron (fondata nel 1868); la Congregazione sublacense (iniziata nel 1851 e costituitasi nel 1872, divisa in 5 province o nazioni e che comprende i monasteri di S. Scolastica e del Sacro Speco di Subiaco); la Congregazione elveto-americana (iniziata nel 1870 e costituita nel 1881); la Congregazione dell’Austria (fondata nel 1625 e riorganizzata nel 1930); la Congregazione di Santa Ottilia (Sankt Ottilien) per le missioni estere (fondata nel 1884 e affiliata alla confederazione nel 1904); la Congregazione dell’Annunziata (Belgio, eretta nel 1920); la Congregazione slava di s. Adalberto (fondata nel 1945); la Congregazione Olivetana (fondata nel 1313, affiliata alla confederazione nel 1960); la Congregazione di Vallombrosa (fondata nel 1039, affiliata alla confederazione nel 1966); la Congregazione Camaldolese (fondata nel 980, affiliata alla confederazione nel 1966); la Congregazione Olandese (fondata nel 1969); la Congregazione Silvestrina (fondata nel 1231, affiliata alla confederazione nel 1973); la Congregazione del Conosur (fondata nel 1970).

Anche gruppi femminili, sull’esempio di s. Scolastica, sorella di s. Benedetto, adottarono la regola benedettina. Esistono conventi in Italia (S. Aureliano a Pavia, 714, S. Salvatore e S. Giulia a Brescia, 753, ecc.), in Francia e specialmente in Germania, dove tra il 10° e il 13° sec. alcuni di questi monasteri furono grandi centri di cultura e di mistica.

La storia della diffusione dell’ordine benedettino è inseparabile da quella della sua azione civilizzatrice: le diverse abbazie, proprietarie di grandi estensioni di terreno, sovente messo a coltivazione per la prima volta, furono alla testa della rinascita agricola e misero le loro risorse a disposizione delle popolazioni e dei pellegrini, accolti negli ospedali e negli ospizi. Furono altresì grandi centri di cultura: gli scriptoria divennero luoghi di conservazione e di trasmissione dei testi antichi, a Montecassino si sviluppò un tipo speciale di scrittura libraria adoperata fra l’8° e il 13° sec. e nei monasteri sorsero scuole aperte per lo più anche a esterni.

La critica della fine dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento ha designato con l’espressione arte benedettina l’attività artistica svoltasi nei monasteri b., specie nella miniatura, fin dai più antichi tempi dell’ordine, e in particolare tra i sec. 9° e 12°. La critica moderna ha però attenuato tale visione d’insieme, mettendo in luce le varie scuole fiorite presso numerosi centri e in regioni diverse (Montecassino, Reichenau, Saint-Denis ecc.).

Vedi anche
abbazia Comunità di religiosi (canonici regolari o monaci; ordinariamente secondo la regola benedettina), governata da un abate e autonoma (sui iuris), e il complesso degli edifici di tale comunità. Nel Medioevo monasteri e abbazia di campagna costituirono spesso il nucleo intorno al quale si formò un centro ... ordine cistercense Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo monastero dove furono ristabiliti gli antichi precetti. Ma la storia vera dell’ordine cominciò ... abate Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), proprio degli ordini benedettini e delle loro varie ramificazioni. Il nome deriva dalla parola aramaica ābā, (➔ abba) intesa come «padre». monachesimo Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria (anacoretismo) o in vita di comunità (cenobitismo). 1. Tipi di monachesimo Nell’induismo si riscontra ...
Categorie
  • ORDINI CONGREGAZIONI E CULTI MARGINALI in Religioni
Tag
  • CONGREGAZIONE CAMALDOLESE
  • CONGREGAZIONE OLIVETANA
  • DIRITTO CANONICO
  • VALLOMBROSANI
  • MONTECASSINO
Altri risultati per benedettini
  • benedettino, ordine
    Dizionario di Storia (2010)
    Ordine monastico occidentale ispirato alla Regola di Benedetto da Norcia, a sua volta derivata dalla cosiddetta «regola del maestro», incentrata sulla vita in comune e sulla cooperazione, sia spirituale sia materiale; il monastero b. si configura così come una comunità autosufficiente, con a capo un ...
  • BENEDETTINI
    Federiciana (2005)
    Giorgio Picasso Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' e 'nuovo', notevolmente diversificate nella pratica della povertà e nella preferenza per l'eremitismo o, quanto ...
  • BENEDETTINI
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1992)
    B. Baroffio Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. Quest'ultima, redatta tra il 530 e il 560, venne adottata già all'origine su vasti territori, dapprima come ...
  • Benedettini
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Vincent Truijen Monaci che vivono secondo la regola di s. Benedetto di Norcia, morto a Monte Cassino verso il 547. Verso l'800 tale regola s'impose in tutto l'Occidente, pur con molteplici differenze nell'osservanza. All'epoca di D., i B. traversavano una crisi nella loro storia in seguito ai cambiamenti ...
  • BENEDETTINI
    Enciclopedia Italiana (1930)
    P. Lu. * . Monaci che professano la regola di S. Benedetto di Norcia (v.). Questo patriarca del monachismo occidentale raccolse dal patrimonio dell'ascesi cristiana il fior fiore degli elementi vitali e creò una famiglia fondata sulla pratica dei consigli evangelici. A Subiaco, S. Benedetto esperimentò ...
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Vocabolario
benedettino
benedettino agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il...
camaldolése
camaldolese camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...
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