Bermuda

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Arcipelago di circa 360 isole dell’Oceano Atlantico settentrionale (53,5 km2; solo 20 isole abitate: 66.536 ab. stima 2008); capoluogo Hamilton. L’isola maggiore è Gran B. (39 km2); altre sono San Giorgio, San David, Ireland, Somerset. Costituisce una colonia britannica con un’ampia autonomia interna.

Nel gruppo, orientato da SO a NE, si trovano le isole coralline più settentrionali della terra: il bacino sottomarino di sostegno è di origine vulcanica. Grazie all’influsso delle correnti oceaniche calde, il clima è mitissimo; le piogge abbondanti (1400 mm annui) alimentano numerose cisterne, che costituiscono l’unico approvvigionamento idrico delle isole, prive di corsi d’acqua e di sorgenti naturali. Il suolo è fertile e favorevole alle colture orticole (pomodori, cipolle, patate) e dei fiori, largamente esportati. Abbondante la pesca (aragoste). Sviluppatissima l’industria turistica, base dell’economia. Unità monetaria è il dollaro delle Bermuda.

Il nome deriva dal navigatore Juan Bermúdez che lo scoprì agli inizi del sec. 16°. Nel 1609 l’inglese G. Somers vi naufragò e vi ritornò nel 1611, stabilendo nell’isola San Giorgio una colonia che servì di stazione fra l’Inghilterra e le colonie americane. La costituzione dell’8 giugno 1968 ha istituito l’autogoverno interno, lasciando al governatore, rappresentante del sovrano britannico, la responsabilità di affari esteri, difesa e sicurezza interna.

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