Mandeville ‹mä´ndëvil›, Bernard de. - Scrittore, pensatore, medico (
Vita.Figlio d'un medico che esercitava a Dordrecht, fu per qualche tempo a
Opere e pensiero. In The virgin unmasked, or female dialogues (1709), e A treatise of hypochondriack and hysterick passions (3 voll., 1711), in cui confutò la terapia puramente speculativa, appare palese anche l'intento di combattere le convinzioni morali e sociali del suo tempo. Ma tale intento è soprattutto manifesto nella sua opera più caratteristica, il poemetto The grumbling hive, or knaves turn'd honest, pubblicato anonimo nel 1705 e poi ristampato nel 1714 col titolo The fable of bees, or private vices, publick benefits, insieme al commento An inquiry into the origin of moral virtue e ampi Remarks a spiegazione di alcuni versi (tale ed. fu poi ampliata nel 1723; nel 1729 comparve un secondo volume The fable of the bees: part II, costituito da sei dialoghi su argomenti affini). Nel poema, attraverso la descrizione allegorica della vita d'un alveare, è esposta la concezione etico-politica (sviluppata nei vari saggi che accompagnano il poema) di M., che, combattendo specialmente Shaftesbury e la sua dottrina dell'innato senso morale, si riconnette a Th. Hobbes nel riconoscere il fondamentale egoismo dell'uomo e sostiene che tale egoismo non va represso e che ogni prosperità sociale deriva dalla violenta affermazione degli interessi individuali, riuscendo invece depressa dall'altruismo e dalla conseguente inerzia e rinuncia. Sulla sua concezione M. tornò nei Free thoughts on religion, the church, and national happiness (1720) e in A letter to Dion occasioned by his book called Alciphron (1732), in cui ribatteva le critiche rivoltegli da