Russell, Bertrand Arthur William conte

Dizionario di Storia (2011)

Russell, Bertrand Arthur William conte


Filosofo, logico e scrittore politico britannico (Trelleck, Galles, 1872-Pernhyndeudraeth 1970). Discendente di un’antica famiglia della nobiltà britannica, divenne nel 1931, alla morte del fratello Frank, il terzo lord Russell. Studiò al Trinity College di Cambridge, dove, sin dalla fine del sec. 19º, iniziò con G.E. Moore la battaglia contro il neoidealismo di F.H. Bradley ed E. McTaggart allora dominante nella cultura inglese. Dopo aver fiancheggiato agli inizi del secolo il Partito laburista, conquistò nel mondo anglosassone un ruolo del tutto peculiare con il suo coerente impegno, in nome di un rigoroso radicalismo politico, a difesa delle minoranze oppresse e con la propaganda a favore dell’obiezione di coscienza e contro la coscrizione obbligatoria (per questo passò anche alcuni mesi in prigione nel 1918). R. partecipò anche a movimenti per l’emancipazione delle donne e per una nuova morale familiare, e particolarmente intense furono le sue iniziative di carattere pacifista che dopo il 1958 lo videro promuovere una campagna per il disarmo nucleare e istituire infine, negli ultimi anni di vita, un Tribunale R. contro le atrocità della guerra nel Vietnam. L’enorme produzione di R., dedicata, oltre che alla filosofia e alla logica, anche alla storia (storia delle idee, storia della cultura ecc.), alla morale e alla letteratura, gli fece presto guadagnare una popolarità mondiale: nel 1950 gli fu attribuito il premio Nobel per la letteratura. Opera fondamentale dell’empirismo logico fu il suo Principia mathematica (3 voll., in collab. con A.N. Whitehead, 1a ed. 1910-13, 2a ed. 1925-27), che, oltre a fornire numerosi strumenti formali largamente utilizzati dai logici del 20° sec., elaborò alcune teorie in grado di risolvere i paradossi di fronte a cui pareva essersi arenato lo studio dei fondamenti della matematica. Con il passare degli anni R. si dedicò esclusivamente all’attività di divulgazione scientifica e di difesa di ideali etico-politici di tolleranza che aveva sempre alternato alla sua produzione più strettamente scientifica e filosofica. Tra le opere di carattere etico-politico: Principles of social reconstruction, 1915, trad. it. 1970; Why I am not a christian?, 1927, trad. it. 1959; Marriage and morals, 1929, trad. it. 1961; The conquest of happiness, 1930, trad. it. 1947; Education and the social order, 1932, trad. it. 1962; Power, 1938, trad. it. 1954; Authority and the individual, 1949, trad. it. 1962. Ha lasciato anche una ricca e vivace Autobiography (3 voll., 1967-69, trad. it. 1969-70).

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