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BICCI di Lorenzo

di Mario Salmi - Enciclopedia Italiana (1930)
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BICCI di Lorenzo

Mario Salmi

Nacque a Firenze da Lorenzo di B. pittore, nel 1373; vi morì nel 1452. Fu maestro attivissimo, come affermano numerosi documenti (dal 1416 al 1446) e i dipinti su tavola e ad affresco, sparsi non solo in Firenze e nel contado, ma anche in Casentino, ad Arezzo, nel Chianti, a Empoli e a Pescia. La sua formazione dovette compiersi nella bottega del padre - la cui figura artistica è ancora confusa - e tra gl'influssi di Agnolo Gaddi. Mantenne fede, per tutta la lunga vita, a una maniera modesta e ritardataria che ha lievi e superficiali variazioni, dovute ad influssi di Lorenzo Monaco e a rapporti con pittori marchigiani operanti in Firenze, specie con Gentile da Fabriano. Alla Madonna della pala Quaratesi (1425), opera di Gentile, s'ispirò per quella (1433) ora nella Galleria di Parma (i laterali sono nella Pinacoteca Stuart della stessa città), e ne copiò liberamente la predella nell'eseguire le storie di San Niccolò (due nel Metropolitan Museum di New York e una a Oxford nell'Ashmolean Museum) che adornavano il gradino della sua smembrata fatica. Talora, come nella Natività (1435) di San Giovannino dei Cavalieri a Firenze, egli trova, con qualche risonanza dell'Angelico, accordi spirituali con i Senesi, tipo Giovanni di Paolo e Sano di Pietro. Nelle cose più tarde ha una struttura formale un poco più ampia, che non è però da mettersi in rapporto col fatto che nel 1441 B. aiutò Domenico Veneziano negli scomparsi affreschi di S. Egidio; perché il Rinascimento non esercitò alcun fascino sul nostro, rimasto sempre decisamente gotico.

B. fu anche frescante (tralasciando le opere perdute di cui è menzione nei documenti) in San Martino a Gangalandi presso Signa (1433), in S. Maria del Fiore (1440) e nella facciata di S. Egidio a Firenze, in S. Antonio e in S. Francesco a Pescia, e da ultimo nella cappella maggiore di San Francesco ad Arezzo dipingendo la vòlta e l'arco trionfale, lavoro troncato dalla morte e continuato da Piero della Francesca.

È da distinguere in tanta operosità quello che spetta agli aiuti come Stefano d'Antonio, Bonaiuto di Giovanni e, per l'ultimo tempo, il figliuolo Neri di B. (nato nel 1419) che continuò mediocremente, in piena Rinascenza, l'accreditata bottega paterna. Per erronea interpretazione di antiche carte fu attribuito a B. il gruppo in terracotta sulla porta di S. Egidio, già assegnato dal Vasari a Dello Delli, gruppo che il B. si limitò a colorire.

Bibl.: G. Gronau, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; M. Salmi, Spigolature d'arte toscana, in L'Arte, XVI (1913), p. 216; M. Logan Berenson, Opere inedite di B. di L., in Rassegna d'Arte, 1915, p. 209; I. Vavasour Elder, Alcuni dipinti, ecc., ibid., 1916, p. 186; R. van Marle, The Development of the Italian Schools of Painting, IX, L'Aia 1927, p. 1 segg.; G. Fiocco, Dello Delli Scultore, in Riv. d'Arte, 1929, p. 25; U. Procacci, Il soggiorno Fiorentino di Arcangelo di Cola, ibid., p. 119.

Vedi anche
Nèri di Bicci Pittore (Firenze 1419 - ivi 1492), figlio di Bicci di Lorenzo. Con un linguaggio tradizionale solo superficialmente toccato dalle novità rinascimentali, soddisfece le richieste (meticolosamente registrate dal 1453 al 1475 nel libro delle Ricordanze) di una committenza medioborghese, di confraternite ... Pièro della Francesca (o Piero dei Franceschi). - Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da Monterchi, è uno dei più grandi pittori del Rinascimento dopo la generazione ... Piero di Giovanni detto Lorènzo Monaco Pittore (n. probabilmente Siena 1370 circa - m. Firenze, dopo il 1422). Seppe coniugare in maniera originale le suggestioni del gotico internazionale e le tradizioni senese e fiorentina, in uno stile caratterizzato dalla presenza di elementi fantastici, dalla precisione del disegno e da un timbro cromatico ... Andrèa di Giusto Pittore (m. Firenze 1455), di cognome Manzini, padre di Giusto d'Andrea. Lavorò a Firenze con Bicci di Lorenzo fino al 1424, e fu con Masaccio a Pisa, nel 1426, collaborando al grande polittico del Carmine. Il trittico della galleria di Prato (1435) è una fedele copia dell'opera di Lorenzo Monaco agli ...
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  • PIERO DELLA FRANCESCA
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Altri risultati per BICCI di Lorenzo
  • Bicci di Lorenzo
    Enciclopedia on line
    Pittore (Firenze forse 1368 - ivi 1452), figlio di Lorenzo di Bicci. La sua vasta attività è documentata dal 1416 al 1446. Legato a uno stile tardo gotico, risente sia di Lorenzo Monaco che di Gentile da Fabriano. Tra le opere principali: la Madonna (1433) nella galleria di Parma e la Natività (1435) ...
  • BICCI di Lorenzo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968)
    Emma Micheletti Nacque a Firenze probabilmente nel 1368 (v., in Mather, portata del 1446 in cui B. si dichiara di anni 78) da Lorenzo di Bicci, pittore, e da Lucia d'Angelo da Panzano. Col padre fu lungamente confuso dopo che il Vasari, nella vita di Lorenzo, gli aveva attribuito opere per lo più riferibili ...
Vocabolario
bicchière
bicchiere bicchière (ant. bicchièro) s. m. [der., prob. formato in Francia, del gr. βῖκος «recipiente di terracotta»]. – 1. Piccolo recipiente di varie forme e dimensioni, per lo più di vetro o di cristallo ma anche di metalli comuni o...
lorènza
lorenza lorènza s. f. [dal nome di san Lorenzo]. – Altro nome della pianta nota come bugola; più spesso in funzione appositiva: erba lorenza.
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