BILHARZIA

Enciclopedia Italiana (1930)

BILHARZIA (dal nome del medico Bilharz, nato nel 1825, morto nel 1862, che scoprì questi parassiti in Egitto)

Vincenzo Diamare

Sotto questo nome si comprendono più specie e generi di Trematodi digenetici, parassiti ematobî, che sono causa di gravi malattie endemiche (v. bilharziosi) nell'uomo e in animali domestici. Spettano alla sottofamiglia Schistosominae, caratterizzata soprattutto dal fatto che i sessi sono separati, singolare eccezione fra i Platelminti, che sono quasi tutti ermafroditi: i maschi sono più corti, tozzi e presentano una gronda ventrale (canale ginecoforo) in cui sta allogata perennemente, o temporaneamente, la femmina lunga e sottile. La ventosa posteriore è vicinissima all'anteriore in entrambi i sessi: le aperture genitali, nei due sessi, sono poste dietro la ventosa posteriore. I due rami intestinali si riuniscono in un lungo cieco mediano. Nei maschi i testicoli sono disposti in serie lineari. Nelle femmine esistono un'ovaia mediana, collocata sulla riunione dei due rami intestinali, e numerose ghiandole vitellogene laterali al cieco: l'uovo è senza opercolo con miracidio sviluppato. La cercaria deriva da miracidî che si sviluppano in molluschi basommatofori d'acqua dolce (Limnaea, Planorbis), o terrestri (Helix, Bullinus, Blanfordia). Lo sviluppo, secondo le più recenti osservazioni, avviene direttamente per penetrazione sotto la cute della forma larvale (cercaria).

Il genere Schistosoma Weinland 1858 (di cui sono sinonimi: Gynaecophorus Diesing 1858; Bilharzia Cobbold 1859; Thecosoma MoquinTandon 1860) comprende:

Schistosoma haematobium (Bilharz 1852), la specie più anticamente nota, africana, vivente nella vena porta e sue radici, causa di ematuria e cistite cronica. Il maschio è lungo 11-14 mm., largo 1 mm. circa, bianchiccio; la femmina più oscura, lunga 15-20 mm. Il dorso del maschio ha le papille molto ravvicinate tra loro: i due sessi stanno accoppiati ventre contro mentre: la femmina si distacca in seguito, annidandosi entro vene di piccolo calibro, ove depone le ova. L'ovo, lungo 150 μ, largo 55-60, è ellittico, senza opercolo, con spina apicale ed embrione sviluppato (miracidio). Questa specie è diffusa anche in Asia Minore, Mesopotamia, Cipro, Indie.

Le sporocisti si trovano in Bullinus contortus, B. Dybowskyi, Physopsis africana, e producono sporocisti figlie migranti nell'epatopancreas. La cercaria (furcocercaria), lunga 500 μ, penetra quasi certamente attraverso la pelle o la mucosa della bocca.

Schistosoma Mansoni Sambon 1907, poco dissimile dalla precedente; ha ova con spina laterale, induce lesioni soprattutto intestinali, enteriti emorragiche (Manson). È diffusa in Africa e America; le sporocisti si trovano in Planorbis (Leiper). Secondo il Lutz, al Brasile il miracidio in Planorbis olivaceus dà luogo a sporocisti che generano sporocisti migranti, in cui si formano cercarie lunghe 500 μ, sprovviste di bulbo faringeo, con coda forcuta (furcocercaria), come in tutte le bilharzie, e munite all'estremo anteriore d'una corona di spinule atte a perforare. Alcuni ricercatori (Leiper, Lutz, Iturbe e Gonzales) facendo penetrare le cercarie attraverso la pelle hanno potuto ottenere l'infezione di varî animali (ratti, topi, scimmie).

Schistosoma iaponicum Katsurada 1904 (sinonimo: Schist. Cattoi Blanchard 1904) è specie più piccola delle precedenti: nel maschio mancano le papille dorsali mentre le ventose nei due sessi e la faccia ventrale del maschio presentano spinule finissime; ova tendenti alla forma sferica. Specie ematobia (arterie) di felini domestici (gatti) trovata in Cina e Giappone e nelle Filippine, anche nell'uomo nella vena porta ed anche in arterie. Quest'ultima sede spiega secondo Diamare l'esistenza di cisti tubercoloidi trovate nel cervello di deceduti ed ascritte (Otani, Miura, Jamagiwa) al Paragonimus Westermanni, e i fenomeni di epilessia iacksoniana presentati dai pazienti (trasporto embolico delle ova). Si trova anche in cavalli, pecore.

Le cercarie provenienti dallo sviluppo del miracidio (sporocisti) in Blanfordia (Hypsobia) iaponica s'introducono direttamente per la pelle producendo irritazione locale, prurito, e la malattia detta kabure, nelle località ove l'infezione è endemica (Narabayashi).

Meno note sono: Schistosoma bovis Sonsino 1879 (sinonimi: Bilharzia bovis Sons. 1879; Bilh. crassa Sons. 1876; Gynecophorus crassus Stossich), con 4 testicoli, ova fusiformi, con poli ristretti, a uno de' quali sporge una punta o sperone. Si trova nella vena porta di bovini ed ovini. Lesioni vescicali risultano dai reperti originali di Sonsino, sottoposti ad esame dal Diamare in Pisa: lesioni nell'intestino tenue. Schistosoma bomphoidi (Montgomery 1900), specie più piccola, che si trova nel mesenterio di zebù e di bovini (Marotel). Schistosoma spindale (Montgomery, 1906), in bovini, Indie. Schistosoma indicum Montgomery, in equini, Indie..

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