BOC (Buono Ordinario Comunale)

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

BOC (Buono Ordinario Comunale)


BOC (Buono Ordinario Comunale)  Titolo del debito pubblico istituito nel 1995 (l. 724/1994, art. 35), unitamente ad altri buoni di enti territoriali, BOP (Buono Ordinario Provinciale) e BOR (Buono Ordinario Regionale). Emessi dagli enti stessi, i BOC SONO proposti ai risparmiatori per finanziare progetti legati, in particolare, alla realizzazione di opere pubbliche. L’emissione dei BOC è regolata da una delibera del ministero del Tesoro, nella quale si richiedono varie indicazioni: l’investimento da realizzare, l’ammontare nominale del prestito, il prezzo di emissione, la data entro la quale procedere all’emissione, la data di godimento, la durata, la data e le modalità del rimborso, le caratteristiche delle cedole e la natura del tasso, fisso o variabile. La differenza rispetto ai titoli di Stato risiede nel sistema di rimborso, che non avviene in un’unica soluzione alla scadenza, ma frazionato a ogni stacco della cedola. Gli investitori dunque incassano, a ogni singola scadenza, una cifra comprendente gli interessi e una quota parte del capitale investito. Il rendimento dei BOC emessi a tasso variabile avrà come prezzo di riferimento il rendimento dell’emissione dei BOT (➔) trimestrali, semestrali o annuali o, in alternativa, l’EURIBOR (➔). La durata di queste emissioni è in genere compresa fra i 5 e i 20 anni, e il loro rendimento è soggetto a una ritenuta fiscale del 12,5%. L’importo del prestito non può mai essere superiore all’ammontare della spesa risultante dal progetto esecutivo nel caso in cui il prestito sia finalizzato alla realizzazione di opere pubbliche.