ŠEREMETEV, Boris Petrović

Enciclopedia Italiana (1936)

ŠEREMETEV, Boris Petrović

Fritz Epstein

Maresciallo russo, nato il 5 maggio 1652, morto il 28 febbraio 1719. Dopo la sua elevazione a bojaro avvenuta nel 1682, lo Š. partecipò assai attivamente alla politica e alle guerre russe dell'età di Pietro il Grande. Nel 1685-86 condusse a Mosca le trattative con gli inviati polacchi e austriaci, miranti a un'azione comune contro i Turchi. Nel 1686-87 fu ambasciatore in Polonia e in Austria. All'inizio della guerra nordica lo Š. riportò in Estonia le vittorie di Errestfer (9 gennaio 1702) e Hummelshof (Hummuli, 29 luglio 1702) sul generale Schlippenbach; il suo esercito devastò la Livonia e ridusse a un deserto il distretto di Dorpat. Nel 1705-6 soffocò una sommossa dei Baškiri e degli strelcy di Astrachan. Agli inizi dell'agosto 1706 lo zar gli affidò il comando in capo sull'esercito russo, sennonché Menšikov, capo della cavalleria, divenne in un periodo di rivalità nel comando il vero direttore delle operazioni. La vittoria sulla Poltava (1709) e la presa di Riga (1710) fecero dello Š. l'eroe nazionale della guerra nordica. Gli riuscì di respingere le accuse mossegli come governatore generale dell'Ucraina (1711-1718). Nel 1715-1717 lo Š. comandò il corpo russo distaccato in Pomerania.

Bibl.: Perepiska i bumagi grafa B. P. Šeremeteva (17804-22 g.), in Sbornik Imp. Russkago Istoričeskago Obščestva, XXV (1878); A. P. Barsukov, Rd Šeremetevych, VI, Pietroburgo 1892; VII, 1897; Russkij Biogr. Slovar′, 1911; E. F. Šmurlo, Poezdka B. P. Š. v. Rim i na ostrov Maltu, in Sbornik Russkago Instituta v Prage, I (1929), pp. 5-46.

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